Ministero dell'Universita' e della Ricerca Scientifica e Tecnologica

Dipartimento Affari Economici


  FINANZIAMENTI PROGETTI '99
COMPITI E SUDDIVISIONE DELLE UNITA' DI RICERCA


Il Form risulta regolarmente
chiuso in data:
    02-11-1999
 
Coordinatore     NERI SALVADORI
   
Titolo della Ricerca     TEMI CLASSICI NELLE MODERNE TEORIE DELLA CRESCITA
   
Finanziamento assegnato in milioni     130 , Euro 67139,397
   
Rd+Ra     70 , Euro 36151,983 (dichiarata)   
   
Durata     24 mesi
   
 Obiettivo della Ricerca

La ricerca mira a mettere a confronto le principali teorie della crescita da Adam Smith ai nostri giorni, allo scopo di individuarne le strutture logiche e giungere così a una loro classificazione sistematica, che ne metta in luce affinità e differenze, che aiuti a una cross-fertilization, e che individui in modo più chiaro i principali problemi che restano aperti nelle teorie della crescita odierne. La ricerca intende aprire la strada a un Reference Book (da completarsi in una successiva ricerca, con la collaborazione di un più ampio numero di studiosi) organizzato per voci, di rassegna sistematica delle teorie della crescita. Il progetto complessivo prevede (i) un lavoro preliminare di chiarimento di problemi teorici rilevanti che sfocerà in una serie di saggi da pubblicarsi in un volume e da presentarsi a un convegno internazionale, e (ii) un lavoro preparatorio alla compilazione del Reference Book.

Le motivazioni che hanno mosso gli studiosi del gruppo a formulare un progetto di questo tipo sono rintracciabili (a) nella nascita negli ultimi anni '80 e nel rapido sviluppo di una nuova letteratura sulla crescita economica che ha preso il nome di "crescita endogena" in quanto uno dei suoi scopi principali è lo studio della determinazione della crescita medesima; (b) nei contributi del Coordinatore Scientifico che mostrano che la struttura logica sottostante ai modelli di crescita endogena menzionati è affine alla struttura logica sottostante ai modelli classici di crescita dove un saggio di salario reale dato determina (congiuntamente con i dati tecnologici) il saggio del profitto e quindi, tramite il meccanismo risparmio-investimento, il saggio di crescita: nella moderna letteratura il "capitale umano" o la "conoscenza" determinano lo stesso meccanismo in quanto si può formalizzare una "tecnologia" che li produce, esattamente come il saggio di salario reale "produceva" lavoro nelle analisi degli economisti Classici; (c) in contributi di altri membri del gruppo circa altri aspetti di raccordo tra gli economisti Classici e le moderne teorie della crescita sia in relazione al tipo di concorrenza, sia alla funzione della moneta, del commercio internazionale, ecc.
Innovazione rispetto allo stato dell'arte nel campo

La ricerca è suddivisa in quattro fasi. Nella prima si preciseranno le aree problematiche, lo sforzo di ricerca sulle quali più sembra poter contribuire a chiarire la situazione attuale della teoria della crescita e in particolare l'effettiva misura e le conseguenze del riemergere di temi classici; in questa fase si preciserà pertanto l'elenco di saggi da far confluire nel volume menzionato sub (i), e si inizierà la stesura di quei saggi, sui cui temi il gruppo ha idee abbastanza chiare. La seconda fase prevede il completamento di alcuni dei saggi formulati nella prima fase e la trattativa con una casa editrice di livello internazionale sulla base dello schema predisposto nella prima fase e dei saggi giunti ad uno stadio sufficientemente definitivo; contemporaneamente si metteranno in cantiere altri saggi e si inizierà a disegnare il reference book con individuazione degli studiosi esterni al gruppo attuale che possano partecipare a questa impresa. Nella terza fase si completeranno tutti i saggi iniziati nella prima fase e quasi tutti quelli messi in cantiere nella seconda fase e si completerà il disegno del reference book, anche tramite una trattativa con gli studiosi esterni al gruppo attuale che possano partecipare a questa impresa; inoltre si preparerà un campione di "voci" del reference book da utilizzare per una trattativa con la casa editrice e si organizzerà un Convegno Internazionale che sarà espletato nella quarta fase. In questa fase, infine, oltre a realizzare il Convegno Internazionale, si completerà il volume di saggi e si tratterà la pubblicazione del reference book con una casa editrice internazionale sulla base del materiale predisposto nella fase 3.

Tra i risultati attesi si segnalano i seguenti. Formulazione di modelli multisettoriali di crescita endogena con e senza scelta della tecnica, con tempo continuo e con tempo discreto. Formulazione di modelli con determinazione endogena delle classi sociali. Estensione degli argomenti proposti da Kurz e Salvadori per mostrare la struttura logica di impianto Classico dei modelli di crescita endogena con concorrenza perfetta ai modelli che considerano economie aperte al commercio internazionale. Valutazione degli argomenti pro e contro l'utilizzo della legge di Say nell'impostazione classica. Valutazione della robustezza dei modelli kaleckiani di crescita equilibrata con sottoutilizzo della capacità produttiva. Rassegna dei modelli keynesiani e neomarxiani di fluttuazioni (moltiplicatore-acceleratore, IS-LM dinamici, modelli derivati dal modello Lotka-Volterra di R. Goodwin) per verificare se la crescita equilibrata costituisca il trend delle fluttuazioni. Classificazione delle cause della velocità del progresso tecnico nelle teorie recenti della crescita. Chiarimenti su possibilità di riconciliazione di teoria classica e post-Keynesiana della distribuzione e della crescita tramite saggio d'interesse fissato da autorità monetarie. Formulazione di modelli Kaldoriani con settore finanziario e con valori azionari delle imprese influenzati da politica monetaria: si accerterà se il saggio di crescita diventi endogeno. Classificazione delle differenze tra analisi dell'influenza della moneta nei modelli della nuova teoria della crescita endogena che discutono fattori monetari.
Criteri di verificabilità

1) 
La firma di un contratto in un tempo ragionevole sia per il volume di saggi che per il reference book sarà una prova che la ricerca produce i risultati attesi, e sarà pertanto un elemento di valutazione sia del programma nel suo complesso che della fase 2 e della fase 4. Anche la corrispondenza con la (o le) case editrici coinvolte e le modalità di reazione reciproca (inclusi i rapporti dei referees della casa o case editrici) saranno certamente utili per la valutazione. Similmente, la corrispondenza con le personalità scientifiche che si penserà di coinvolgere per la preparazione del reference book sarà pure un elemento importante di valutazione della fase 3.

2) 
L'organizzazione e la riuscita del Convegno Internazionale previsto nella fase 4 (ma organizzato sin dalla fase 3) sarà un altro elemento importante di valutazione sia del progetto nel suo complesso che delle ultime due fasi.

3) 
Ci saranno frequenti incontri scientifici sotto la forma di workshops aperti a un selezionato numero di studiosi esterni al gruppo ed in parte anche a un pubblico di studiosi semplicemente interessati. Di tutti questi incontri si terrà un succinto verbale, così come si verbalizzeranno tutte le riunioni organizzative. Detti verbali saranno un elemento utile di valutazione. Si pensa inoltre di aprire un sito web del gruppo presso l'Università di Pisa in cui inserire i saggi (in formato pdf) via via che vengono preparati, così che gli studiosi interessati possano leggerli ben prima della loro pubblicazione (ovviamente detti saggi saranno tolti dal sito non appena il volume sarà pubblicato o anche al momento dell'invio del volume alla casa editrice, nel rispetto delle leggi sul copyright). Nello stesso sito si inseriranno anche le "voci" del reference book completate e tutti i documenti che si reputerà utile rendere pubblici (piano dell'opera, ecc.). Numerosità e qualità dei lavori prodotti saranno ovviamente un importante elemento di valutazione.

4) 
Il Coordinatore Scientifico preparerà un rapporto al compimento di ciascuna fase.

Unità di Ricerca

1]  Unità di       Universita' degli Studi di PISA      Responsabile NERI SALVADORI
 
     Rd+Ra       M£ 28 , Euro 14460,793 (dichiarata)  
 
     Finanziamento    M£ 48 , Euro 24789,931  
 
     Compito  
     
Volume di saggi:

(1) Indipendenza, della natura e del comportamento dei modelli di crescita a un solo bene fisico (ovvero di più beni fisici prodotti con la stessa tecnologia), da questa ipotesi. In particolare:

(1a) Riformulazioni multisettoriali di modelli di crescita endogena, anche come conferma della tesi che il saggio di profitto è determinato dalla sola tecnologia come nei classici (in collaborazione con l'Unità di Napoli-IUN)

(1b) Differenze tra modelli di crescita ottimale unisettoriali, bisettoriali, multisettoriali (in collaborazione con l'Unità di Napoli-IUN).

(2) Connessione tra sentieri di crescita equilibrata con utilizzo pieno della capacità produttiva, e trend o media del sentiero di crescita effettiva. In particolare:

(2b) Stabilità dei modelli harrodiani alla luce dei contributi più recenti che suggeriscono una minore instabilità di quanto si ritenga di solito, e possibilità più in generale di vedere la crescita equilibrata come trend o asintoto della crescita effettiva in modelli neokeynesiani o neomarxiani di fluttuazioni, come modelli moltiplicatore-acceleratore, modelli IS-LM dinamici, modelli derivati da Goodwin (in collaborazione con le Unità di Napoli Federico II e Siena).

(4) Progresso tecnico endogeno e crescita. In particolare:

(4c) Classificazione dei determinanti dei saggi di progresso tecnico nei vari filoni della teoria della crescita endogena, e confronto sia con le analisi classiche riguardanti la divisione del lavoro e la diffusione della conoscenza sia con l'approccio evoluzionista (in collaborazione con le Unità di Catania e Siena).

(5) Struttura formale dei modelli recenti di crescita endogena di economie (concorrenziali) aperte: persistono le affinità con la struttura classica, evidenziate dal Coordinatore per i modelli di economie chiuse?

(6) Crescita endogena e formazione di classi sociali.


Voci del Reference Book attinenti: "la struttura logica delle teorie della crescita degli economisti Classici", "la struttura logica dei modelli di crescita endogena con concorrenza perfetta e con economie aperte".
2]  Unità di       Universita' degli Studi di SIENA      Responsabile FABIO PETRI
 
     Rd+Ra       M£ 12 , Euro 6197,483 (dichiarata)  
 
     Finanziamento    M£ 24 , Euro 12394,966  
 
     Compito  
     
Volume di saggi:
(1) Indipendenza, della natura e del comportamento dei modelli di crescita a un solo bene fisico (ovvero di più beni fisici prodotti con la stessa tecnologia), da questa ipotesi. In particolare:

(1c) Non applicabilità ai modelli recenti di crescita endogena delle critiche 'di Cambridge' alla trattazione del capitale (fisico) come fattore unico omogeneo col prodotto; conseguenze delle conclusioni al riguardo per la giustificazione della 'legge di Say' nei modelli recenti di crescita endogena (in collaborazione con l'Unità di Pisa)

(2) Connessione tra sentieri di crescita equilibrata con utilizzo pieno della capacità produttiva, e trend o media del sentiero di crescita effettiva. In particolare:

(2a) Convergenza alla crescita equilibrata dei modelli di crescita neoclassici (precedenti alla nuova teoria della crescita endogena) bisettoriali e multisettoriali: implicazioni dello 'Hahn Problem', della condizione di Inada, ecc.

(2b) Stabilità dei modelli harrodiani alla luce dei contributi più recenti che suggeriscono una minore instabilità di quanto si ritenga di solito, e possibilità più in generale di vedere la crescita equilibrata come trend o asintoto della crescita effettiva in modelli neokeynesiani o neomarxiani di fluttuazioni, come modelli moltiplicatore-acceleratore, modelli IS-LM dinamici, modelli derivati da Goodwin (in collaborazione con le Unità di Napoli Federico II e di Pisa)

(2c) Accettabilità dei modelli di crescita kaleckiani recenti in cui la capacità produttiva è sottoutilizzata anche sul sentiero di crescita equilibrata.

(3) Moneta e crescita. In particolare:

(3a) Solidità della Legge di Say in Ricardo in presenza di moneta e intermediazione creditizia, e implicazioni per la crescita in un'impostazione classica.

(4) Progresso tecnico endogeno e crescita. In particolare:

(4c) Classificazione dei determinanti dei saggi di progresso tecnico nei vari filoni della teoria della crescita endogena, e confronto sia con le analisi classiche riguardanti la divisione del lavoro e la diffusione della conoscenza sia con l'approccio evoluzionista (in collaborazione con le Unità di Catania e Pisa).


Voci del Reference Book attinenti: "teorie neomarxiste della crescita", "modelli moltiplicatore-acceleratore", "grado di utilizzo della capacità produttiva nel lungo periodo", "legge di Say nei classici e nei moderni".
3]  Unità di       Universita' degli Studi di CATANIA      Responsabile ANTONIO D'AGATA
 
     Rd+Ra       M£ 12 , Euro 6197,483 (dichiarata)  
 
     Finanziamento    M£ 20 , Euro 10329,138  
 
     Compito  
     
Volume di saggi:

(4) Progresso tecnico endogeno e crescita. In particolare:

(4a) Concezioni della concorrenza compatibili con gli extraprofitti temporanei dovuti a innovazioni: rilevanza della concezione classica, suo riemergere in analisi recenti, assunzioni implicite in tema di arbitraggio (in collaborazione con l'Unità di Napoli IUN)

(4c) Classificazione dei determinanti dei saggi di progresso tecnico nei vari filoni della teoria della crescita endogena, e confronto sia con le analisi classiche riguardanti la divisione del lavoro e la diffusione della conoscenza sia con l'approccio evoluzionista (in collaborazione con le Unità di Pisa e Siena).


Voci del Reference Book attinenti: "concorrenza" e "progresso tecnico".
4]  Unità di       Istituto Universitario Navale di NAPOLI      Responsabile GIUSEPPE FRENI
 
     Rd+Ra       M£ 6 , Euro 3098,741 (dichiarata)  
 
     Finanziamento    M£ 14 , Euro 7230,397  
 
     Compito  
     
Volume di saggi:

(1) Indipendenza, della natura e del comportamento dei modelli di crescita a un solo bene fisico (ovvero di più beni fisici prodotti con la stessa tecnologia), da questa ipotesi. In particolare:

(1a) Riformulazioni multisettoriali di modelli di crescita endogena, anche come conferma della tesi che il saggio di profitto è determinato dalla sola tecnologia come nei classici (in collaborazione con l'Unità di Pisa)

(1b) Differenze tra modelli di crescita ottimale unisettoriali, bisettoriali, multisettoriali (in collaborazione con l'Unità di Pisa)

(4) Progresso tecnico endogeno e crescita. In particolare:

(4a) Concezioni della concorrenza compatibili con gli extraprofitti temporanei dovuti a innovazioni: rilevanza della concezione classica, suo riemergere in analisi recenti, assunzioni implicite in tema di arbitraggio (in collaborazione con l'Unità di Catania)

(4b) Applicabilità dell'analisi classica della rendita alle quasi-rendite dovute a innovazioni nei modelli recenti di crescita endogena.


Voci del Reference Book attinenti: "crescita ottimale", "crescita e scarsità".
5]  Unità di       Universita' degli Studi di NAPOLI "Federico II"      Responsabile CARLO PANICO
 
     Rd+Ra       M£ 12 , Euro 6197,483 (dichiarata)  
 
     Finanziamento    M£ 24 , Euro 12394,966  
 
     Compito  
     
Volume di saggi:

(2) Connessione tra sentieri di crescita equilibrata con utilizzo pieno della capacità produttiva, e trend o media del sentiero di crescita effettiva. In particolare:

(2b) Stabilità dei modelli harrodiani alla luce dei contributi più recenti che suggeriscono una minore instabilità di quanto si ritenga di solito, e possibilità più in generale di vedere la crescita equilibrata come trend o asintoto della crescita effettiva in modelli neokeynesiani o neomarxiani di fluttuazioni, come modelli moltiplicatore-acceleratore, modelli IS-LM dinamici, modelli derivati da Goodwin (in collaborazione con le Unità di Pisa e di Siena)

(3) Moneta e crescita. In particolare:

(3b) Rilevanza, per la teoria Post-Keynesiana della crescita equilibrata, dell'esistenza di un settore finanziario e di un'autorità monetaria che possa ad es. fissare il saggio d'interesse.

(3c) Rilevanza della politica monetaria per la domanda aggregata e la crescita: recupero di elementi di analisi poco sviluppati o dimenticati, ad es. di Harrod e di Tobin.

(3d) Fattori monetari nelle teorie recenti della crescita endogena.


Voci del Reference Book attinenti: "moneta e crescita economica".