MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE IL COORDINAMENTO E GLI AFFARI ECONOMICI - SAUS
PROGRAMMI DI RICERCA SCIENTIFICA DI RILEVANTE INTERESSE NAZIO NALE
RICHIESTA DI COFINANZIAMENTO

(DM n. 20 del 19 febbraio 2002)
PROGETTO DI UNA UNITÀ DI RICERCA - MODELLO B
Anno 2002 - prot. 2002131335_005


Parte: I
1.1 Programma di Ricerca di tipo: interuniversitario

Area Scientifico Disciplinare: Scienze economiche e statistiche

1.2 Durata del Programma di Ricerca: 24 mesi

1.3 Coordinatore Scientifico del Programma di Ricerca

SALVADORI NERI  
(cognome) (nome)  
Università di PISA Facoltà di ECONOMIA
(università) (facoltà)
SECS-P/01 Dipartimento di SCIENZE ECONOMICHE
(settore scient.discipl.) (Dipartimento/Istituto)


nerisal@ec.unipi.it
(E-mail)


1.4 Responsabile Scientifico dell'Unità di Ricerca

FRENI GIUSEPPE  
(cognome) (nome)  


Professore associato 19/12/1956 FRNGPP56T19F158C
(qualifica) (data di nascita) (codice di identificazione personale)

Università degli Studi di NAPOLI "Parthenope" Facoltà di ECONOMIA
(università) (facoltà)
SECS-P/01 Istituto Studi economici
(settore scient.discipl.) (Dipartimento/Istituto)


081/5512207 081/5475750 brandy@univ.trieste.it
(prefisso e telefono) (numero fax) (E-mail)


1.5 Curriculum scientifico del Responsabile Scientifico dell'Unità di Ricerca

Testo italiano

Nome Giuseppe Freni
Titoli accademici: 1988 Laurea in Economia e Commercio, Università di Catania; 1996, M.A. in Economics, Università di Manchester (UK).
Posizione attuale: Professore Associato presso l'Università "Parthenope" di Napoli.
Attività scientifica: I campi principali di interesse sono stati: a) la teoria ricardiana della crescita e della distribuzione; b) i fondamenti e la dinamica dei modelli di equilibrio parziale; c) la teoria della crescita endogena. In relazione al punto a), suoi contributi si trovano in articoli pubblicati su Economia Politica, Studi Economici, Metroeconomica, Rivista Internazionale di Scienze Economiche e Commerciali ed in saggio in H.D. Kurz and N. Salvadori (Eds.), The Elgar Companion to Classical Economics, 1998. In relazione al punto b), i suoi contributi si trovano in una serie di working papers, di cui uno è già apparso su Economia Politica, un secondo è apparso su The European Journal of the History of Economic Thought, mentre altri sono stati sottoposti per la pubblicazione o sono in fase di revisione. Sulla teoria della crescita endogena ha pubblicato un lavoro (in collaborazione con F. Gozzi) su Metroeconomica ed ha vari altri lavori sottoposti per la pubblicazione o in fase di ultimazione.

Testo inglese

Education: 1988 Laurea in Economia e Commercio, Università di Catania; 1996, M.A. in Economics, University di Manchester (UK).
Position: Associate Professor (since 2000)
Main research interests: The main fields of interest have been: a) the Ricardian theory of growth and distribution; b) the foundations and dynamics of partial equilibrium models and c) Endogenous Growth Theory. As regards point a), some of his contributions can be found in articles published in Economia Politica, Studi Economici, Metroeconomica, Rivista Internazionale di Scienze Economiche e Commerciali and in an entry included in H.D. Kurz and N. Salvadori (Eds.), The Elgar Companion to Classical Economics, 1998. As regards point b), his contributions are contained in a series of working papers, of which one has been already published in Economia Politica, a second one appeared in The European Journal of the History of Economic Thought, while other ones are under revision or have been submitted for publication. On endogenous growth he published (with F. Gozzi) an article in Metroeconomica.

1.6 Pubblicazioni scientifiche più significative del Responsabile Scientifico dell'Unità di Ricerca
  1. FRENI G. (2002). Concorrenza perfetta e accumulazione ottimale in un modello lineare di produzione. ECONOMIA POLITICA. in corso di stampa.
  2. FRENI G. (2001). Sraffa's Early Contribution to Competitive Price Theory. EUROPEAN JOURNAL OF THE HISTORY OF ECONOMIC THOUGHT. vol. 8:3, pp. 363-390.
  3. F. GOZZI, FRENI G. (2001). On a Dynamic Non-Substitution Theorem and Other Issues in Burgstaller's Property and Prices. METROECONOMICA. vol. 52, pp. 45-60.
  4. FRENI G., F. GOZZI, N. SALVADORI. (2001). A Multisector "AK Model" with Endogenous Growth: Existence and Characterization of Optimal Paths and Steady State Analysis. Studi e Ricerche del Dipartimento di Scienze Economiche dell'Università di Pisa. n. 75.
  5. FRENI G. (1998). Mathematical formulations of Ricardian Economics. N H.D. KURZ AND N. SALVADORI (EDS.), THE ELGAR COMPANION TO CLASSICAL ECONOMICS.

1.7 Risorse umane impegnabili nel Programma dell'Unità di Ricerca

1.7.1 Personale universitario dell'Università sede dell'Unità di Ricerca

Cognome Nome Dipart./Istituto Qualifica Settore
scient.
Mesi
uomo
2002 2003
Personale docente:
1  FRENI  GIUSEPPE  Studi economici  Prof. associato  SECS-P/01  10
(ore: 1375)
 3
(ore: 411)
2  CARILLO  MARIA ROSARIA  Studi economici  Prof. associato  SECS-P/01  9
(ore: 1233)
 6
(ore: 825)
Altro personale:

1.7.2 Personale universitario di altre Università

Cognome Nome Università Dipart./Istituto Qualifica Settore
scient.
Mesi
uomo
2002 2003
Personale docente:
Altro personale:

1.7.3 Titolari di assegni di ricerca

Cognome Nome Dipart./Istituto Anno del titolo Mesi
uomo
2002 2003
 

1.7.4 Titolari di borse per Dottorati di Ricerca e ex L. 398/89 art.4 (post-dottorato e specializzazione)

Cognome Nome Dipart./Istituto Anno del titolo Mesi uomo
1. RIZZITIELLO  FRANCESCA  Studi economici  2004  18 
(ore: 2475) 

1.7.5 Personale a contratto da destinare a questo specifico programma

Qualifica Costo previsto Mesi uomo

1.7.6 Personale extrauniversitario dipendente da altri Enti

Cognome Nome Ente Qualifica Mesi uomo


Parte: II
2.1 Titolo specifico del programma svolto dall'Unità di Ricerca

Testo italiano

Crescita e distribuzione del reddito: dinamica delle classi sociali, accumulazione del capitale umano e conflitto sociale.

Testo inglese

Growth and income distribution: social classes dynamics, human capital accumulation and social conflict

2.2 Settori scientifico-disciplinari interessati dal Programma di Ricerca
  • SECS-P/01 - ECONOMIA POLITICA

2.3 Parole chiave

Testo italiano
CRESCITA ECONOMICA ; CRESCITA ENDOGENA ; DISTRIBUZIONE DEL REDDITO ; CLASSI SOCIALI ; ECONOMIA CLASSICA ; CONFLITTO SOCIALE ; CAPITALE UMANO ; GIOCHI DINAMICI

Testo inglese
ECONOMIC GROWTH ; ENDOGENOUS GROWTH ; SOCIAL CLASSES ; INCOME DISTRIBUTION ; DYNAMIC GAMES ; HUMAN CAPITAL ; CLASSICAL ECONOMICS ; SOCIAL CONFLICT


2.4 Base di partenza scientifica nazionale o internazionale

Testo italiano

I fondamenti e la struttura della ricerca di cui fa parte l'unità di ricerca dell’Università "Parthenope" di Napoli sono discussi e chiariti nella Sezione 2.2 del Modello A, "Base di partenza scientifica nazionale o internazionale", che risulta articolata in 4 punti. Di questi, il primo (Il dibattito internazionale di riferimento) evidenzia l'ambito teorico in cui la ricerca si colloca; il secondo (Chi siamo e da dove veniamo) collega questa ricerca a quella svolta e finanziata da COFIN 1999; il terzo (Aspetti problematici della EGT che abbiamo messo in luce) e il quarto (Altri aspetti problematici della EGT) illustrano gli aspetti problematici della Teoria della Crescita Endogena (EGT) che sono già stati messi in luce a mezzo di COFIN 1999 o che attendono ancora di esserlo a mezzo della presente ricerca. Il più generale di questi è stato identificato nella relazione fra crescita economica e distribuzione del reddito, che fornisce il titolo per l'intero progetto. Nella sezione del Modello A dedicata agli obiettivi della ricerca nazionale è stata infine indicata la struttura del risultato finale previsto. Questa struttura si articola in cinque componenti indicate in quella sezione con le lettere A, B,C, D, E. L'unità dell’Università "Parthenope" di Napoli si concentrerà principalmente sulla componente A, anche se saranno presi in considerazione alcuni problemi che propriamente rientrano nella componente E. All'interno della componente A, i punti focali saranno le sottocomponenti A1 e A2. Gli elementi della base scientifica di partenza dell'unità dell’Università "Parthenope" di Napoli che richiedono un'esposizione più dettagliata sono i seguenti:
1) Analisi della struttura logica dei modelli EGT e reinterpretazione della loro matrice teorica,
2) Analisi dell’evoluzione della struttura per classi sociali nelle economie capitalistiche.

1) Nella EGT il meccanismo risparmio-investimento viene spesso descritto per mezzo della finzione di un consumatore rappresentativo con vita infinita che svolge una serie di attività (inclusa la produzione di capitale umano e/o di conoscenza) che hanno come scopo l'allocazione del consumo nel tempo. Questa finzione è in grado di determinare il prezzo ombra di tutti i prodotti intermedi, compreso il capitale umano o la conoscenza, ma non il prezzo ombra del lavoro in quanto tale: il lavoratore riceve un compenso solo in quanto ‘sostegno’ del capitale umano e/o della conoscenza. Questo crea il problema di come la remunerazione del lavoro (ed in genere delle risorse non accumulabili) sia diversa da zero nel lungo periodo. Ciò è particolarmente evidente nei modelli la cui forma ridotta è del tipo Y = AK, in cui per avere che la remunerazione del fattore lavoro sia diversa da zero occorre o introdurre elementi che giustificano una divergenza fra la remunerazione dei fattori e la loro produttività marginale sociale (si vedano ad esempio Frankel 1962 e Romer 1986 per modelli con esternalità, e Romer 1990 per un modello con esternalità e mercati non concorrenziali) o reinterpretare le grandezze del modello in modo tale che la remunerazione del lavoro sia parte della remunerazione del capitale (si veda ad esempio Jones e Manuelli 1990; nei modelli convessi solo 'asintoticamente' lineari, come quello descritto in Jones e Manuelli 1990, il problema della remunerazione delle risorse non accumulabili si pone in modo leggermente diverso, in quanto la loro remunerazione non è letteralmente nulla, ma, relativamente al prodotto aggregato, tende a diventare zero nel tempo). La conclusione è che nella EGT esistono ampi margini di indeterminatezza relativamente alla teoria della distribuzione del reddito e, pertanto, teorie alternative possono essere incorporate nei diversi modelli (vedi anche Bertola, 1994).
Alla luce delle precedenti considerazioni, l'agente rappresentativo che appare nei modelli della EGT potrebbe essere interpretato come un capitalista rappresentativo che organizza la produzione, anche comprando lavoro salariato (supporto o meno di capitale umano e/o conoscenza), allo scopo comunque di massimizzare il valore attuale della sua 'utilità'. Come è noto, la prospettiva classica della controllabilità da parte dei capitalisti dell'offerta delle risorse primarie si trova in von Neumann e attraverso questa via è penetrata in alcune versioni della EGT. Freni, Gozzi e Salvadori (2001, 2002), ad esempio, hanno sviluppato una versione multisettoriale del modello lineare di crescita endogena di Rebelo (1991), ed hanno individuato le molte proprietà che questo modello ha in comune con il modello di von Neumann. Se si ipotizza che la legge malthusiana della popolazione prefiguri una sorta di controllo indiretto dell'offerta di lavoro, allora una prospettiva simile si ritrova naturalmente nei modelli di crescita ricardiana sviluppati negli anni '50 e '60 (Samuelson, 1959; Pasinetti, 1960). La stessa idea, infine, è stata ripresa in modelli recenti della nuova teoria della crescita. Galor e Moav (2000), ad esempio, interpretano la decisione da parte dei capitalisti di finanziare l'educazione di massa come una scelta motivata dal fatto che l’accumulazione del capitale umano consente di aggirare il vincolo di scarsità del lavoro.
2) Per gli economisti classici i legami fra distribuzione funzionale e crescita sono dovuti al diverso comportamento dei salariati, dei capitalisti e dei proprietari terrieri, diversità che è riconducibile all’appartenenza dei diversi percettori di redditi a differenti classi sociali. La EGT, che si è prevalentemente sviluppata usando l’ipotesi del consumatore rappresentativo, ha inizialmente lasciato in ombra i problemi di eterogeneità degli agenti (vedi però Bertola 1993). Negli ultimi tempi, tuttavia, nell’ambito della EGT sono apparsi una serie di contributi che hanno cominciato ad esplorare vari aspetti della relazione fra distribuzione e crescita (Galor e Zeira 1993, Bernabou 1996, Bertola 2000, Aghion, Caroli e Garcia-Peñalosa 1999, Caselli e Ventura 2000, Sorger 2000) spesso concentrandosi sul problema della distribuzione personale del reddito, ma talvolta prendendo in considerazione l’interazione tra formazione ed evoluzione delle classi sociali e processo di crescita delle economie capitaliste (Acemoglu e Robinson 2000, Galor e Moav 2000). Galor e Moav (2000), ad esempio, sostengono che il passaggio da un regime di crescita basato sostanzialmente sull’accumulazione di capitale fisico ad uno basato sull’accumulazione di capitale umano ha portato alla dismissione della distinzione di classe tra capitalisti e lavoratori salariati, riducendo anche il conflitto distributivo tra le classi. Tale approccio non solo ripropone un tema rilevante per la comprensione dell’evoluzione delle economie capitalistiche e della dinamica della distribuzione del reddito, ma soprattutto evidenzia il ruolo del capitale umano nella formazione e nell’evoluzione delle classi sociali. Tuttavia, accentuando il ruolo del capitale umano, il cambiamento di tecnologia ipotizzato da Galor e Moav potrebbe aver generato non tanto l’eliminazione delle classi sociali, quanto piuttosto una loro modifica. E’ infatti ipotizzabile che il capitale umano si distribuisca in modo discontinuo, formando delle classi di agenti che si differenziano in base all’ammontare di capitale umano posseduto (Benabou 1996 , Durlauf 1996, Galor e Tsiddon 1997, Hassler e Rodriquez Mora 2000). In tal caso, diventa possibile individuare diverse classi di lavoratori: alcune con scarse qualifiche e con poco potere contrattuale e altre con alte qualifiche le quali godono di un potere contrattuale nettamente superiore. Andrebbe dunque esplorato se è possibile considerare il capitale umano come un fattore di produzione il cui possesso e le cui modalità di formazione definiscono, al pari del capitale fisico, la struttura per classi sociali dell’economia

Testo inglese

The foundations and the structure of the research project to which the "Parthenope" University (Naples) unit belongs are set out in section 2.2 of Form A, "Base di partenza scientifica nazionale o internazionale". This section is divided into four parts. The first part ("The international debate") provides the theoretical framework within which the research is to be developed; the second part ("Who we are and where we come from") links the present project to the previous research project financed with funds COFIN 1999; the third and fourth parts ("The EGT's problematic aspects identified in our previous project" and "Some other EGT's problematic aspects", respectively) include those aspects of EGT that either have been brought to light as a result of the COFIN 1999 project or are waiting to be investigated by means of the funds that will possibly be assigned to the current project. The most general of these aspects refers to the relation between economic growth and income distribution which provides the title for the whole new project. Finally, section 2.1 of Form A, devoted to the aims of the project, illustrates the detailed (even though partially provisional) structure of the final result which is expected from the present project.
This structure consists of five components which are identified in that section by the letters A, B, C, D, E. The "Parthenope" University unit (Naples) will focus mainly on point A, although some aspects of point E will be investigated as well. The topics of the "Base Scientifica" (Form A) that need to be discussed in detail in the present proposal are the following ones:
1) The logical structure of EGT models and the reinterpretation of their theoretical foundations,
2) Development of the social class structure in capitalist economies.
1) In the EGT, the saving/investment mechanism is often portrayed through a fictional consumer (the representative consumer) living forever who carries out a number of economic activities (the production of human capital and/or knowledge among the others) targeted to the optimal intertemporal allocation of consumption. The fiction at hand is able to determine the shadow price of all intermediate products but not the shadow price of labor as such: labor receives a remuneration only as ‘support’ of human capital and/or knowledge. Hence the question arises of how to explain a non-zero labor remuneration in the long run (the same holds for any non-accumulated factor). This is particularly clear in those models that have an 'AK' reduced form. In these models, in order to have a positive wage rate it is necessary either to assume the existence of a gap between factors remuneration and their social marginal productivity (see e.g. , Frankel, 1962 and Romer, 1986 for model with externalities, and Romer, 1990 for a model with externalities and monopolistically competitive markets) or to reinterpret the model so that labor remuneration be part of capital remuneration (See Jones and Manuelli, 1990). As a consequence, it can be argued that in the EGT models income distribution is a largely unsettled question and, therefore, alternative theories might be incorporated in the various existing models (see also Bertola, 1994).
On the basis of the above considerations, the representative agent that is present in EGT models might be interpreted as a representative capitalist who organizes production, by also buying wage-labor (‘support’ of human capital and/or knowledge), with the aim of maximizing the current value of his 'utility'. As it is well known, the classical perspective that capitalists can control the supply of primary resources can be found in von Neumann's model through which it reached some versions of the EGT. Freni, Gozzi, and Salvadori (2001, 2002), for example, formulated a multisector version of the Rebelo (1991) linear endogenous growth model and identified the many properties that the model shares with von Neumann's model. If the Malthusian law of population is interpreted as a kind of indirect control on the labor supply, then it can be argued that a similar perspective is present within the ricardian models developed during 50s and 60s as well (Samuelson, 1959; Pasinetti, 1960). Finally, recent models of the new growth theory revived the same idea. Galor e Moav (2000), for example, interpreted capitalists' decision to financially support public education as an attempt to augment labor through human capital accumulation.
2) Classical economists consider the relation between functional distribution of income and growth as crucial because workers, capitalists and rentiers behave differently, due to the fact that they belong to different social classes. Given that the EGT developed within the neoclassical tradition that uses the representative consumer hypothesis, the first wave of models left the problem of agents' heterogeneity in the background (however, see Bertola 1993). Recently, however, the relation between income distribution and growth has come back into fashion and a series of papers have been published on this topic (Galor and Zeira 1993, Bernabou 1996, Bertola 2000, Aghion, Caroli and Garcia-Peñalosa 1999, Caselli and Ventura 2000, Sorger 2000). This new strand of growth theory mainly concentrates on personal income distribution problems, but sometimes this literature addresses the question of social classes dynamics in the capitalist economy (Acemoglu and Robinson 2000, Galor and Moav 2000). Galor and Moav (2000), for example, argue that the transition from a technological regime based on the accumulation of physical capital to a different regime mainly based on the accumulation of human capital led to the demise of Capitalists-Workers class structure, also reducing the various forms of class struggle. This approach not only revives a theme that is clearly relevant for understanding the evolution of the capitalist economy and the dynamics of income distribution, but also stresses the role of human capital in the social classes dynamics of market economies. It is however equally plausible that the shift of the technological regime Galor and Moav hyphotize does not generate the demise of traditional class structure but, by rising the role of human capital in production, it generates only a change of it. It is indeed plausible that human capital aggregates into clusters, hence forming classes of agents differing as to the amount of human capital they hold (Benabou 1996 , Durlauf 1996, Galor and Tsiddon 1997, Hassler and Rodriquez Mora 2000). If so, it becomes possible to identify different classes of workers: some of them with low skills and almost no bargaining power; others with high skills who enjoy a higher bargaining power. It should therefore investigated whether it is possible to consider human capital as a production factor whose ownership and accumulation processes would define - as for physical capital - the social class structure of the economy.

2.4.a Riferimenti bibliografici

Acemoglu, D. and Robinson, J. (2000) Why did the west extend the franchise? Democracy, inequality and growth in historical perspective. Quarterly Journal of Economics, vol. 115, pp. 167-199.
Aghion, P., Caroli, E. and Garcia-Peñalosa, C. (1999). Inequality and Economic Growth: The Perspective of the New Growth Theories, Journal of Economic Literature, vol. 37, pp. 1615-1660.
Bertola, G. (1993). Factor shares and savings in endogeneous growth. The American Economic Review, vol. 83, pp. 1184-1198.
Bertola, G. (1994). Theories of saving and economic growth. Ricerche Economiche, vol. 48, pp. 257- 277.
Bertola, G. (2000). Macroeconomics of Distribution and Growth. In Atkinson, A.B. and Bourguignon, F. (Eds.), Handbook of Income Distribution vol.1. Amsterdam: North-Holland, pp. 477-540.
Benabou, R. (1996) Equity and efficiency in human capital investiment: the local connection. Review of Economic Studies, vol. 63 pp. 237-274.
Caselli, F. and Ventura, J. (2000). A Representative Consumer Theory of Distribution. The American Economic Review, vol. 90, pp. 909-926.
Durlauf, S. N. (1996). A theory of persistent income inequality. Journal of Economic Growth, vol. 1, pp. 75-94.
Frankel , M. (1962). The Production Function in Allocation and Growth: A Synthesis. The American Economic Review, vol. 52, pp. 995-1022.
Freni, G., Gozzi, F. and Salvadori, N. (2001). A Multisector "AK Model" with Endogenous Growth: Existence and Characterization of Optimal Paths and steady state Analysis. Studi e Ricerche del Dipartimento di Scienze Economiche dell'Università di Pisa, n. 75.
Freni, G., Gozzi, F. and Salvadori, N. (2002). Endogenous growth in a multi-sector economy, in Salvadori N. (Ed.). The Theory of Economic Growth: A 'Classical' Perspective, Cheltenham: Edward Elgar.
Galor, O. and Moav, O. (2000). Das Human Kapital (mimeo).
Galor, O. and Tsiddon, D. (1997). Thecnological progress, mobility, and growth, The American Economic Review, vol. 87, pp. 363-382.
Galor, O. and Zeira, J. (1993). Income distribution and macroeconomics. Review of Economic Studies, vol. 60, pp. 35-52.
Hassler, J. and Rodriquez Mora, J. V. (2000). Intelligence, social mobility, and growth. The American Economic Review, vol. 90, pp. 888-908.
Jones, L.E. and Manuelli, R.E. (1990). A convex model of equilibrium growth: theory and policy implications. Journal of Political Economy, vol. 98, pp. 1008-1038.
Pasinetti, L.L. (1960). A Mathematical Formulation of the Ricardian System. Review of Economic Studies, vol. 27, pp. 78-98.
Rebelo, S. (1991). Long-run policy analysis and long-run growth. Journal of Political Economy, vol. 99, pp. 500-521.
Romer, P. (1986). Increasing returns and long-run growth. Journal of Political Economy, vol. 94, pp. 1002-1037.
Romer, P. (1990). Endogenous technological change. Journal of Political Economy, vol. 98, pp. S71-S102.
Samuelson, P. A. (1959). A Modern Treatment of the Ricardian Economy. Quarterly Journal of Economics, 1-2, vol. VLLIII, pp. 1-35, 217-231.
Sorger, G. (2000). Income distribution and endogenous growth, in E. J. Dockner, R. F. Hartl, M. Luptacik and G. Sorger (eds.), Optimization, Dynamics, and Economic Analysis, Heidelberg, Physica- Verlag, pp. 180-189.

2.5 Descrizione del programma e dei compiti dell'Unità di Ricerca

Testo italiano

A livello nazionale la ricerca si propone di contribuire all'analisi della relazione fra distribuzione del reddito e crescita economica. Si metteranno a confronto le principali tradizioni di ricerca (classica, neoclassica, schupeteriana, keynesiana) allo scopo di individuare le strutture logiche utilizzate nei diversi periodi storici e dai diversi autori per descrivere/formalizzare tale problema. Su questa base si cercherà di realizzare un triplice scopo:
a) lo sviluppo di un framework teorico che permetta di cogliere gli elementi di affinità e quelli di differenza che caratterizzano queste tradizioni di ricerca e la EGT;
b) una precisa individuazione dei principali problemi che restano ancora aperti sul tema della relazione fra distribuzione e crescita;
c) l'elaborazione di specifici contributi originali nel campo della relazione fra distribuzione e crescita che si innestino sulla base comune fornita dallo sviluppo dei precedenti punti a) e b).
Il progetto di ricerca scaturisce dai risultati del lavoro svolto nell'ambito di un progetto finanziato tramite COFIN 1999. Il precedente gruppo di ricerca si è preoccupato di enucleare gli elementi classici presenti nella Teoria della Crescita Endogena (EGT). Il gruppo di ricerca in via di costituzione si propone prima di tutto di mettere in luce elementi che sono rilevanti in varie tradizioni di pensiero, ma che non sembrano facilmente integrabili nella struttura di base dei modelli della EGT. Esso vuole sviluppare il lavoro di ricerca in modo da chiarire in forma articolata diversi aspetti del tema trattato, giungendo alla compilazione di un volume monografico, anche se scritto a più mani e suddiviso per saggi che possano essere letti in modo autonomo, da presentarsi in un Convegno Internazionale organizzato dal gruppo stesso e da pubblicarsi con una rilevante casa editrice di livello internazionale. Detto volume dovrebbe essere accompagnato dagli atti del Convegno (limitando le sovrapposizioni) e da una messe di altri contributi, anche preparatori, che sfuggono alla struttura monografica del volume e che saranno pubblicati su riviste italiane e straniere ed in volumi collettanei.
In accordo con il programma nazionale, per quel che riguarda l'elenco di saggi da inserire nel volume monografico e/o da presentare al convegno internazionale, l’unità dell’Università "Parthenope" di Napoli si concentrerà su due aspetti indicati nella Base Scientifica (punti A1 e A2 della Sezione 2.2 del Modello A).
L'unità dell’Università "Parthenope" di Napoli si dedicherà inizialmente alla formulazione di modelli e ad una prima elaborazione dei saggi nelle aree problematiche su cui i componenti dell'unità hanno idee sufficientemente precise. Per le aree i cui contorni sono al momento meno definiti, si prevede di cominciare con un’analisi comparata della letteratura più o meno recente che ha trattato i temi in questione e della letteratura che si è sviluppata nell'ambito della EGT, con lo scopo di individuare le connessioni, ma anche le discontinuità, fra le diverse tradizioni di analisi. Si prevede che anche in queste aree saranno successivamente proposti ed analizzati diversi modelli.
In particolare, per quel che riguarda il punto A1 della Sezione 2.2 del Modello A (Agente rappresentativo e classi sociali) si prevede l'elaborazione di modelli in cui l'agente rappresentativo che pianifica l'attività di produzione e consumo su un orizzonte più o meno lungo è un capitalista rappresentativo che organizza la produzione, acquistando fra l'altro lavoro salariato (questa parte della ricerca sarà svolta in collaborazione con l'unità di Pisa). Nei modelli di derivazione classica il capitalista è spesso visto solo come una 'macchina per investire', mentre l'introduzione di un obiettivo che si estende su più periodi di tempo ovviamente rende analizzabile la scelta consumo-investimento in termini di ottimizzazione. Sulla base delle osservazioni contenute nella Base di partenza scientifica dell'unità, modelli di questo genere non solo dovrebbero fornire una reinterpretazione per i comuni modelli lineari di crescita endogena (si veda Freni, Gozzi e Salvadori 2001, 2002), ma dovrebbero poter essere estesi fino a comprendere fra i vincoli del capitalista diverse forme di controllo dell'offerta di fattori scarsi. Non si esclude, quindi, che i modelli elaborati possano fornire schemi alternativi, anche più semplici di quelli elaborati nella EGT, per l'analisi di problemi relativi all'evoluzione dei salari e ai comportamenti di accumulazione dei lavoratori (Galor e Moav 2000). In ogni caso, i modelli che si prevede di utilizzare in quest'ambito saranno caratterizzati da una struttura sequenziale in cui il capitalista rappresentativo è il 'leader' (in questo senso i lavoratori sono identificati con il 'follower' e la legge malthusiana della popolazione è di conseguenza interpretata come la corrispondente funzione di reazione). Essi, pertanto, non potranno essere utilizzati per l'analisi di problemi di interazione strategica dinamica fra agenti o classi (come ad es. le varie forme di conflitto dinamico fra classi).
L'unità svilupperà anche un diverso aspetto del punto A1 della Sezione 2.2 con l'obiettivo di formulare un modello di crescita dove il cambiamento di regime tecnologico ipotizzato da Galor e Moav (2000) faccia emergere una classe di lavoratori diversa da quella classica, la quale abbia un potere contrattuale basato sul possesso di alte skill non liberamente acquisibili sul mercato. Per ottenere ciò si prevede di abbandonare l'ipotesi del lavoratore rappresentativo, il quale in presenza di mercati completi oppure con mercati incompleti ma con un sistema educativo finanziato pubblicamente può accumulare qualunque livello o tipologia di capitale umano, per adottare l'ipotesi alternativa di lavoratori eterogenei in quanto aventi un diverso accesso alle varie fonti di formazione del capitale umano. La formazione del capitale umano, infatti, non avviene solo all'interno del sistema educativo, ma anche tramite interazioni esterne al mercato che si stabiliscono tra individui, quali ad esempio le interazioni sociali che si formano a livello di singola comunità o le interazioni che avvengono a livello parentale (così come in Benabou 1996, Durlauf 1996, Galor e Tsiddon 1997 e Hassler e Rodriquez Mora 2000). In questo caso, l'incompletezza dei mercati non è facilmente risolvibile attraverso l'implementazione di un sistema educativo pubblico o tramite altre forme di finanziamento pubblico e ciò può condurre ad una discontinuità nella distribuzione del capitale umano. La presenza delle interazioni sociali tra i fattori di produzione del capitale umano conduce anche alla rimozione dell'ipotesi di convessità della tecnologia di produzione del capitale umano. E' infatti possibile che le interazioni sociali diano luogo a delle non convessità a causa di effetti soglia che implicano una loro maggiore produttività solo nel caso in cui il capitale umano superi un certo livello. In ogni caso, è ipotizzabile che le interazioni sociali abbiano una elevata rilevanza nel processo di formazione del capitale umano solo nel caso di alte qualifiche.
In una prima fase, operando in collaborazione con l'unità di Pisa, si prevede di testare diversi sottoinsiemi delle ipotesi sopra riportate nella formulazione di un modello che generi endogenamente una nuova configurazione della struttura per classi sociali delle economie capitalistiche la quale, accanto alle classiche classi di capitalisti e lavoratori salariati, preveda la presenza di una diversa classe di lavoratori caratterizzata dall'accesso esclusivo a livelli elevati di capitale umano e con un elevato potere contrattuale. I risultati raggiunti dovrebbero indicare le direzioni più promettenti per ulteriori elaborazioni del modello.
In relazione al punto A2 della Sezione 2.2 del Modello A (Distribuzione del reddito e conflitto sociale) l'unità dell’Università "Parthenope" di Napoli si prefigge di avviare la ricerca:
i) riesaminando una letteratura meno recente che ha analizzato il conflitto sociale fra lavoratori e capitalisti come un gioco dinamico fra due gruppi contrapposti che dispongono di controlli diversi sull'attività produttiva e la destinazione del prodotto, e di confrontare questa letteratura con i lavori recenti che all'interno della EGT hanno messo l'accento sul legame fra conflittualità sociale e crescita;
ii) iniziando ad esaminare se nella EGT si ritrova o meno l'idea classica (presente soprattutto in Marx) che nell'economia capitalistica le relazioni fra capitale e lavoro sono regolate prevalentemente su base gerarchica (si veda la precedente discussione del punto A1 della Sezione 2.2 del Modello A), mentre fra i capitalisti 'domina la più completa anarchia'.
Anche se non sembra possibile al momento prevedere con precisione i risultati che verranno raggiunti, in linea generale sembra ipotizzabile che si giungerà alla conclusione che la EGT si è concentrata su aspetti troppo specifici della conflittualità sociale, ma soprattutto ha sottovalutato il ruolo dell''anarchia', limitando l'operatività dei conflitti per l'appropriazione delle risorse a quei contesti in cui l'assenza di istituzioni legali e politiche forti coesiste con la presenza di una molteplicità di gruppi di potere.
In una fase più avanzata della ricerca i risultati dell'analisi del conflitto potrebbero consentire la formulazione di specifici modelli di giochi dinamici. L'analisi di questi modelli potrebbe confluire in lavori matematici (anche in collaborazione con studiosi non appartenenti al gruppo) da presentati su riviste specialistiche, mentre un lavoro con un taglio prevalentemente interpretativo potrebbe essere inserito nel volume monografico.

Testo inglese

At the national level, the research project aims to contribute to the analysis of the relation between income distribution and economic growth. The main schools of thought (Classical, Neoclassical, Schumpeterian, Keynesian) will be compared, in order to highlight the logical structures used in different epochs and by different authors to describe/formalise that relation. The accomplishment of this task will constitute the standpoint on which to pursue the following three goals: a) the development of a theoretical framework, able to underscore the elements of similarity and of difference characterising these schools of economic thought and the theory of endogenous growth (EGT), b) a detailed identification of the theoretical unsettled questions in the field of the relation between distribution and growth, c) the production of specific original contributions in the field of the relation between distribution and growth, to be rooted in the common ground developed in the former points a) and b). The present research project takes its clue from the work carried out in the course of a project financed through COFIN 1999. Previous research carried on by the group has mainly focused on the potential classical elements featuring within EGT. The forthcoming research will primarily highlight issues that are relevant for other schools of thought, but which are not easily incorporated in the basic structure of EGT models. The project will address several issues related to the main topic but still neglected in the literature, with the aim of producing a set of collected papers to be published in an international monograph. A companion piece of such aVolume will be the Proceedings of the International Conference and several other contributions not included in the monograph which will be published either in Italian and international journals or in edited books.
As regards the list of essays to be published in the monograph and/or to be presented at the International Conference, the "Parthenope" University of Naples Unit will focus on two topics that are mentioned in the 'Base Scientifica' (Points A1 and A2 of Form A section 2.2). To begin with, the "Parthenope" University of Naples Unit will formulate some models and provide a first draft of the essays on the topics on which the Unit members have already developed well structured ideas. As regards the topics that are still unshaped, we plan to begin with a review of the relevant literature and then to compare this literature with the developments that took place within the EGT, with the aim of identifying the links, but also the discontinuities that exist among the different analytic traditions. We plan that in these areas the elaboration of models will took place at later stages.
As regards point A1 of Form A section 2.2 (Representative Agent and Social Classes) we plan to elaborate models in which the representative agent who plans the production and consumption activity on a more or less long time-horizon, is a representative capitalist who organizes production and buys, among other things, wage-labor (on this topic the "Parthenope" University of Naples Unit will collaborate with the Pisa Unit). Within classical models, the capitalist is often seen only as an 'investing machine', whereas the introduction of an intertemporal objective makes the investment/consumption decision analyzable in terms of optimization. On the basis of considerations outlined in the 'Base di partenza Scientifica dell'Unità', we expect that the kind of models outlined above should not only provide a reinterpretation of common linear endogenous growth models (see Freni, Gozzi e Salvadori 2001, 2002), but they might be extended in order to include among the constraints of the capitalist different ways of controlling the supply of scarce factors. It seems plausible that the models to be developed in the present research may provide alternative frameworks, even simpler than those formulated in the EGT, for analyzing issues of wage dynamics and the accumulation behaviors of workers (Galor e Moav 2000). Anyway, the models will have a sequential structure, with the capitalist as a 'leader' (in this sense, the workers are identified with the 'follower', and the malthusian law of population is consequently interpreted as the corresponding reaction function). Such models, therefore, will not be used to study the way in which agents or social classes interact dynamically (as, for example, in the various forms of dynamic conflict among classes). The Unit will develop also a different aspect of point A1, section 2.2, with the aim of developing a growth model in which the transition of technological regimes from one another (Galor and Moav, 2000) can give rise to a class of workers that is different from the Œclassical‚ one in that it may enjoy a high bargaining power based on the ownership of high skills not freely acquirable on the market. To obtain such a result, we will reject the hypothesis of a representative worker who, either with complete or incomplete markets but with a publicly financed educational system, can accumulate any level of human capital. As an alternative, we will adopt the hypothesis of heterogeneous workers with different access to the sources of human capital production. As a matter of fact, human capital can be produced not only in the formal educational system, but also through Œnon market interactions‚ such as social interactions that arise at a level of local communities or groups, or interactions that arise within the family (as in Benabou 1996, Durlauf 1996, Galor and Tsiddon 1997 and Hassler and Rodriquez Mora 2000). In this case the inefficiencies arising from the incompleteness of markets cannot be easily overcome through a public financed educational system or through other kinds of public finance of educational activity. This can lead to a strong discontinuity in the human capital distribution over workers. Moreover, another implication of social interactions might be the non-convexity of the human capital production technology due to Œthreshold effects‚ arising because social interactions have a higher productivity only beyond certain levels of human capital. In each case, social interactions are likely to be highly relevant in the process of formation of human capital only in the case of high skills. In a first phase of our research, working with the Pisa Unit, we will test different subsets of the above hypotheses with the aim of formulating an endogenous growth model that is able to generate a new configuration for the class structure of capitalist economies. Such a structure should include a new type of workers characterized by an exclusive access to high levels of human capital and, hence, with a high bargaining power. The results from this phase will provide the guide-lines for further developments.
As regards Point A2, Section 2.2., Form A (Income distribution and social conflict), the "Parthenope" University of Naples Unit will begin the research by: i) re-examining the less recent literature which analyzed the social conflict between workers and capitalists as a dynamic game between opposite groups controlling in different ways production and consumption, and comparing such literature with recent works that in the EGT emphasized the link between social conflict and growth; ii) exploring the extent to which the EGT takes into account the classical idea (present in particular in Marx' work) that complete anarchy predominates among capitalists and that, on the contrary, in the capitalist economy the relations between capital and labor are predominantly regulated on a hierarchical basis (see the former discussion of point A1, Section 2.2, Form A). We expect that the results will allow us to reach the conclusion that the EGT concentrated on too specific aspects of the social conflict and underestimated the role of anarchy by assuming that anarchy predominates only within economies that lack legal institutional infrastructures and are populated by multiple powerful groups. In a later stage of the research the results from our analyses of the social conflict might lead to the formulation of specific models of dynamic games. The results could be reported in mathematical papers to be submitted to specialized journals, whereas a review essay could be included in the monographic Volume.

2.6 Descrizione delle attrezzature già disponibili ed utilizzabili per la ricerca proposta

Anno di acquisizione Descrizione
Testo italiano Testo inglese
1.  2001computer Power Mac G4  Computer Power Mac G4 
2.     
3.     
4.     
5.     


2.7 Descrizione della richiesta di Grandi attrezzature (GA)

Attrezzatura I
Descrizione

valore presunto ( Euro)   percentuale di utilizzo per il programma

Attrezzatura II
Descrizione

valore presunto ( Euro)   percentuale di utilizzo per il programma


2.8 Mesi uomo complessivi dedicati al programma

  numero mesi uomo
Personale universitario dell'Università sede dell'Unità di Ricerca (docenti) 2 28
(ore: 3850)
Personale universitario dell'Università sede dell'Unità di Ricerca (altri) 0 0
Personale universitario di altre Università (docenti) 0 0
Personale universitario di altre Università (altri) 0 0
Titolari di assegni di ricerca 0 0
Titolari di borse dottorato e post-dottorato 1 18
(ore: 2475)
Personale a contratto 0 0
Personale extrauniversitario 0 0
Totale 3 46
(ore: 6325) 


Parte: III
3.1 Costo complessivo del Programma dell'Unità di Ricerca

Voce di spesa Spesa, Euro Descrizione
Testo italiano   Testo inglese  
Materiale inventariabile 6.000  computer, stampante laser, libri, etc  Computer, laser printer, books, etc. 
Grandi Attrezzature      
Materiale di consumo e funzionamento 2.000  fotocopie, cancelleria, telefono, fax, etc.  Phone, fax, xeroxes, software,etc. 
Spese per calcolo ed elaborazione dati      
Personale a contratto      
Servizi esterni 1.500  manutenzione attrezzature  Technical assistance 
Missioni 5.000  riunioni del gruppo, congressi nazionali e internazionali  Group meetings, national and international conferences 
Pubblicazioni 500  acquisto reprint  Reprints 
Partecipazione / Organizzazione convegni 1.500  spese per la partecipazione a convegni e per l'oganizzazione dei convegni previsti dal progetto  Registration fees, workshops and conferences organization 
Altro      


Il progetto e' gia' stato cofinanziato da altre amministrazioni pubbliche o private (art. 4 bando 2002)? NO
Amministrazioni cofinanziatrici:

  Euro
Costo complessivo del Programma dell'Unità di Ricerca 16.500 
 
Costo minimo per garantire la possibilità di verifica dei risultati 15.000 
 
Fondi disponibili (RD) 0 
 
Fondi acquisibili (RA) 5.000 
 
Cofinanziamento di altre amministrazioni
pubbliche o private (art. 4 bando 2002)
0 
 
Cofinanziamento richiesto al MIUR 11.500 
 


Parte: IV
4.1 Risorse finanziarie già disponibili all'atto della domanda e utilizzabili a sostegno del Programma

QUADRO RD

Provenienza Anno Importo disponibile, Euro Note
Università      
Dipartimento      
CNR      
Unione Europea      
Altro      
TOTAL    

4.1.1 Altro


4.2 Risorse finanziarie acquisibili in data successiva a quella della domanda e utilizzabili a sostegno del programma nell'ambito della durata prevista

QUADRO RA

Provenienza Anno della domanda o stipula del contratto Stato di approvazione Quota disponibile per il programma, Euro Note
Università 2002   disponibile in caso di accettazione della domanda  5.000   
Dipartimento        
CNR        
Unione Europea        
Altro        
TOTAL     5.000   

4.2.1 Altro


4.3 Certifico la dichiarata disponibilità e l'utilizzabilità dei fondi di cui ai punti 4.1 e 4.2:      SI     

Firma ____________________________________________




(per la copia da depositare presso l'Ateneo e per l'assenso alla diffusione via Internet delle informazioni riguardanti i programmi finanziati; legge del 31.12.96 n° 675 sulla "Tutela dei dati personali")




Firma ____________________________________________ 22/04/2002 08:12:09