Parte: I
1.1 Programma di Ricerca di tipo: interuniversitario
Area Scientifico Disciplinare: Scienze economiche e statistiche
Testo italiano
Crescita Economica e Distribuzione del Reddito
Testo inglese
Economic Growth and Income Distribution
Testo italiano
La ricerca intende mettere a confronto come le principali tradizioni di ricerca (classiche, neoclassiche, schumpeteriane, keynesiane) hanno esaminato la relazione tra distribuzione del reddito e crescita economica, allo scopo di individuare le strutture logiche utilizzate nei diversi periodi storici e dai diversi autori per descrivere/formalizzare tale relazione.
La realizzazione di tale compito costituisce la base di partenza per conseguire i seguenti tre obiettivi:
a) una classificazione sistematica delle teorie della distribuzione e della crescita, che colga gli elementi di affinità e quelli di differenza che caratterizzano queste tradizioni di ricerca e la Teoria della Crescita Endogena (EGT);
b) una precisa individuazione dei principali problemi che restano ancora aperti su tale tema;
c) lelaborazione di contributi originali in grado di aprire una prospettiva più ampia e nuove linee di ricerca sulla relazione fra crescita e distribuzione.
Il prodotto principale della ricerca è costituito da un Volume di natura monografica anche se scritto a più mani e suddiviso in saggi che possano essere letti in modo autonomo. Il gruppo organizzerà una Convegno internazionale al fine di presentare tale Volume al pubblico degli studiosi interessati ai temi della crescita e della distribuzione.
Il presente progetto di ricerca deriva la propria ispirazione dalla riflessione maturata nel corso di un progetto finanziato attraverso COFIN 1999. Tale lavoro ha confermato l'esistenza di significativi elementi sia di affinità che di differenza fra la teoria classica della crescita e la teoria della crescita endogena. Il nuovo e più ampio gruppo di ricerca intende mettere in luce temi che sono presenti in altre scuole di pensiero ma che non sono sempre facilmente trattabili allinterno della struttura analitica dei modelli di EGT. Per fare solo alcuni esempi: la relazione tra distribuzione personale e funzionale del reddito, gli elementi di conflitto allinterno del processo distributivo, il ruolo giocato dai fattori che determinano la dinamica della composizione della domanda effettiva, un riesame delle teorie del cambiamento strutturale, lanalisi del ruolo di elementi istituzionali (ad es. durata dei brevetti) e della composizione della domanda sulla relazione fra R&D e crescita. La ricerca dovrebbe anche condurre ad una reinterpretazione delle radici teoriche della EGT.
La ricerca è suddivisa in quattro fasi. Nella prima fase il gruppo selezionerà la lista dei saggi che formeranno il Volume di cui sopra e individuerà altre aree problematiche su cui concentrare il proprio lavoro di ricerca. Nel contempo inizierà l'elaborazione di quei saggi su cui il gruppo ha già maturato delle idee chiare. La seconda fase vedrà la prosecuzione del lavoro di composizione dei saggi iniziato nella fase precedente e la discussione dei saggi che hanno raggiunto una forma sufficientemente definita nel corso di incontri scientifici organizzati dal gruppo (e/o in altre occasioni scientifiche). Inoltre il gruppo si preoccuperà di organizzare il Convegno internazionale in cui verranno presentati i lavori dei membri del gruppo di ricerca (insieme ad altri saggi preparati da studiosi esterni al gruppo). Tutti i saggi iniziati nelle fasi precedenti verranno completati nella terza fase, fase in cui si terrà il Convegno internazionale di cui sopra e si proporrà il volume ad una casa editrice di livello internazionale. Nella quarta e ultima fase il gruppo curerà la composizione definitiva dei saggi presentati al Convegno internazionale, tenendo conto dei risultati emersi in quell'occasione, e la versione definitiva del volume di saggi da inviare alla casa editrice internazionale.Testo inglese
The research project aims to compare how the main schools of thought (classical, neoclassical, Schumpeterian, Keynesian) have examined the relation between income distribution and economic growth, in order to highlight the logical structures used by different authors in different periods to describe/formalize that relation. The accomplishment of this task constitutes the standpoint on which to pursue the following three goals:
a) a theoretical framework able (i) to classify the theories of income distribution and growth and (ii) to underscore their similarities and differences, with special attention to the theories of endogeneous growth (EGTs);
b) detailed identification of still unsettled theoretical questions;
c) the elaboration of original contributions able to open a wider perspective and new suggestions on the relation between growth and distribution.
The main product of the research will be a Volume that is monographic in nature, even if written by several authors and subdivided into essays, each of which may be read on its own. An International Conference will be organized to present the monographic Volume to the academic public interested in the issues of growth and distribution.
The present research project takes its cue from the work carried out in the course of a project financed through COFIN 1999. These results have confirmed the existence of important similarities and differences between the classical theory of growth and EGT. The new and larger research group intends to highlight themes which are present in other schools of thought, but are not always easily manageable within the analytical structure of EGT models as such. To mention just a few: the relation between personal and functional distribution, the elements of conflict within the distributive process, the role played by the factors affecting the dynamics of effective demand composition, a reappraisal of the theoretical frameworks capable of explaining structural change, the analysis of the role of institutional elements (e.g. patent duration) and of the composition of demand on the relation between R&D and growth. The research should also lead to a reinterpretation of the theoretical roots of EGT.
The research is subdivided into four phases. In the first phase the group will select the list of the essays to be included in the volume mentioned above and locate the other problematic areas on which to focus the research work of the group. During this phase the elaboration of the essays on which the group has reached definitive ideas will actually start. The second phase will involve the further elaboration of the essays started in the first phase, and the presentation of the essays already sufficiently developed in scientific meetings organized by the group (and in other scientific meetings). In the course of this phase the group will begin to organize the International Conference at which the papers by the members of the research group (jointly with other essays by scholars external to the group) will be delivered. In the third phase all the essays started in the previous phases will be completed, the above International Conference will take place, and the volume will be submitted to a major international publisher. In the fourth and last phase the group will edit the essays presented at the International Conference, also in the light of the results emerging in the course of it, and the final version of the volume of essays to be sent for publication to the international publisher.
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Testo italiano
CRESCITA ECONOMICA ; DISTRIBUZIONE DEL REDDITO ; CRESCITA ENDOGENA ; CAMBIAMENTO STRUTTURALE ; CONFLITTO SOCIALE ; DOMANDA EFFETTIVA ; ECONOMIA CLASSICA
Testo inglese
ECONOMIC GROWTH ; INCOME DISTRIBUTION ; ENDOGENOUS GROWTH ; STRUCTURAL CHANGE ; SOCIAL CONFLICT ; EFFECTIVE DEMAND ; CLASSICAL ECONOMICS
SALVADORI | NERI | |
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(cognome) | (nome) |
Professore ordinario | 03/02/1951 | SLVNRE51B03F839X |
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(qualifica) | (data di nascita) | (codice di identificazione personale) |
Università di PISA | Facoltà di ECONOMIA |
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(università) | (facoltà) |
SECS-P/01 | Dipartimento di SCIENZE ECONOMICHE |
(settore scient.discipl.) | (Dipartimento/Istituto) |
050/945215 | 050/598040 | nerisal@ec.unipi.it |
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(prefisso e telefono) | (numero fax) | (E-mail) |
Testo italiano
Laureatosi nel 1976 è professore di prima fascia dal 1987. I suoi principali campi di ricerca sono la teoria della produzione e la teoria della crescita. Suoi contributi relativi al primo tema si trovano in riviste (Studi Economici, Zeitschrift für Nationalökonomie, Metroeconomica, Manchester School, Contributions to Political Economy, Economia Politica, Australian Economic Papers, Journal of Political Economy, Eastern Economic Journal, Cambridge Journal of Economics, Bullettin for Social Research, Political Economy, European Journal of Political Economy, Economic Systems Research, Review of Political Economy, Structural Change and Economic Dynamics), in volumi collettanei, e in un volume scritto con H. Kurz per la Cambridge University Press. Suoi contributi alla teoria della crescita post-Keynesiana si trovano in riviste (Giornale degli Economisti, AEP, Kyklos, Public Finance, CJE) ed in volumi collettanei. Sul modello di crescita di von Neumann ha scritto articoli pubblicati in riviste (Metroeconomica, International Economic Review, The European Journal of the History of Economic Thought, Review of Political Economy) e in volumi collettanei. Sulle recenti teorie della crescita endogena ha scritto diversi saggi (molti con H. Kurz): il primo fu scritto per la Siena Summer School (1994) e pubblicato nel relativo volume (Macmillan, 1998); un altro fu presentato come invited lecture al Convegno della International Economic Association a Tunisi (1995), e pubblicato nel volume degli atti (Macmillan, 1999); altri sono poi apparsi in libri ed in riviste (Metroeconomica, Economic Systems Research). Ha coordinato un gruppo COFIN 99; in questa veste ha anche curato due libri ("The Theory of Economic Growth: A 'Classical' Perspective", "Old and New Growth Theories: an Assessment", entrambi in corso di stampa presso Edward Elgar) e numeri speciali di riviste (Metroeconomica, EJHET, HEI). E' editor di "Metroeconomica" e di EJHET.
Testo inglese
Graduated in 1976, he has been full professor since 1987. His main research interests involve theory of production and theory of growth. His contributions to theory of production are in journals (Studi Economici, Zeitschrift für Nationalökonomie, Metroeconomica, Manchester School, Contributions to Political Economy, Economia Politica, Australian Economic Papers, Journal of Political Economy, Eastern Economic Journal, Cambridge Journal of Economics, Bulletin for Social Research, Political Economy, European Journal of Political Economy, Economic Systems Research, Review of Political Economy, Structural Change and Economic Dynamics), in chapters of books, and in a book co-written with H. Kurz and published by Cambridge University Press. His contributions to the post-Keynesian theory of growth are to be found in journals (Giornale degli Economisti e Annali di Economia, Australian Economic Papers, Kyklos, Public Finance, CJE) and in books. He has published papers on the von Neumann growth model in books and journals (Metroeconomica, International Economic Review, The European Journal of the History of Economic Thought). He has written several papers on the recent theories of endogenous growth (many with H. Kurz): the first was written for the Siena Summer School (1994) and published in the proceedings (Macmillan 1998); another was an invited lecture at the International Economic Association Congress in Tunis (1995) and published in the proceedings (Macmillan, 1999); others are in books and in journals (Metroeconomica, Economic Systems Research). He coordinated a research group within the COFIN 99 Programme, and in this capacity edited two books ("The Theory of Economic Growth: A 'Classical' Perspective", "Old and New Growth Theories: an Assessment", both forthcoming with Elgar), and special issues of journals (Metroeconomica, EJHET, HEI). He is editor of "Metroeconomica" and EJHET
Nº | Responsabile scientifico | Qualifica | Settore disc. |
Università | Dipart./Istituto | Mesi uomo |
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1. | BALDUCCI RENATO | Prof. ordinario | SECS-P/01 | ANCONA | ECONOMIA | 39 |
2. | BOGGIO LUCIANO | Prof. ordinario | SECS-P/01 | CATTOLICA SACRO CUORE | Teoria economica e metodi quantitativi | 52 |
3. | CAMINATI MAURO | Prof. associato | SECS-P/01 | SIENA | ECONOMIA POLITICA | 30 |
4. | COZZI GUIDO | Prof. associato | SECS-P/01 | ROMA "La Sapienza" | ECONOMIA PUBBLICA | 43 |
5. | D'AGATA ANTONIO | Prof. ordinario | SECS-P/01 | CATANIA | ANALISI DEI PROCESSI POLITICI SOCIALI ED ISTITUZIONALI | 40 |
6. | FRENI GIUSEPPE | Prof. associato | SECS-P/01 | "Parthenope" di NAPOLI | Studi economici | 46 |
7. | OPOCHER ARRIGO | Prof. associato | SECS-P/01 | PADOVA | SCIENZE ECONOMICHE "Marco Fanno" | 22 |
8. | PANICO CARLO | Prof. ordinario | SECS-P/01 | NAPOLI | TEORIA ECONOMICA E APPLICAZIONI | 66 |
9. | SALVADORI NERI | Prof. ordinario | SECS-P/01 | PISA | SCIENZE ECONOMICHE | 139 |
numero |
mesi uomo |
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Personale universitario dell'Università sede dell'Unità di Ricerca (docenti) | 24 | 282 (ore: 38775) |
Personale universitario dell'Università sede dell'Unità di Ricerca (altri) | 0 | 0 |
Personale universitario di altre Università (docenti) | 6 | 66 (ore: 9075) |
Personale universitario di altre Università (altri) | 0 | 0 |
Titolari di assegni di ricerca | 3 | 33 (ore: 4521) |
Titolari di borse dottorato e post-dottorato | 6 | 60 (ore: 8250) |
Personale a contratto | 4 | 26 (ore: 3575) |
Personale extrauniversitario | 1 | 10 (ore: 1375) |
Totale |
44 |
477 |
Parte: II
2.1 Obiettivo del Programma di Ricerca
Testo italiano
Il progetto di ricerca ha come scopo contribuire allanalisi della relazione tra distribuzione e crescita. Le principali scuole di pensiero (classiche, neoclassiche, schumpeteriane, keynesiane) saranno scrutinate al fine di isolare le strutture logiche dei vari modelli che descrivono/formalizzano quella relazione. Sulla base di questo lavoro preliminare, saranno elaborati contributi originali sistematici per studiare gli aspetti teorici della relazione tra distribuzione e crescita. Cio implichera anche il ricorso ad alcuni test empirici. Quanto sopra costituisce il punto di partenza per acquisire i seguenti tre obbiettivi:
a) sviluppare un schema teorico allinterno del quale le teorie rivali possono essere classificate, in questo modo gli elementi di affinità e quelli di differenza che caratterizzano le scuole di pensiero rivali possono essere messe in luce piu facilmente. Tale confronto costituira uno standard di riferimento sulla cui base valutare i recenti contributi alla nuova teoria della crescita (NGT) in generale, e alla teoria della crescita endogena (EGT) in particolare;
b) identificare sia le questioni teoriche rimaste ancora aperte che le prospettive di ricerca promettenti che derivano da tali questioni, includendo tra laltro la possibilita di integrare e fertilizzare vicendevolmente i vari approcci teorici e di proporre interpretazioni innovative della NGT e della EGT;
c) elaborare conributi originali specifici nel campo della crescita e della distribuzione prendedo come base di partenza i punti a) e b) di cui sopra.
Il progetto di ricerca scaturisce dai risultati del lavoro svolto nell'ambito di un progetto finanziato tramite COFIN 1999. Il precedente lavoro si è preoccupato principalmente di mettere in rilievo gli elementi classici presenti nella EGT. Per contro il nuovo e piu ampio gruppo di ricerca si propone di mettere in luce temi che sono presenti in altre scuole di pensiero ma che non sono sempre facilmente trattabili nella struttura analitica dei modelli della EGT. Per menzionarne solo alcuni: la relazione tra distribuzione personale e funzionale, gli elementi di conflitto allinterno del processo distributivo, il ruolo giocato dai fattori che determinano la dinamica della composizione della domanda effettiva, un riesame della teoria del cambiamento strutturale, lanalisi del ruolo di elemanti istituzionali (ad es. la durata dei brevetti) e della composizione della domanda sulla relazione tra le attivita di ricerca e sviluppo (R&D) e crescita. La ricerca dovrebbe anche condurre ad una reinterpretazione delle radici teoriche della EGT.
Il principale prodotto della ricerca sara un volume monografico, anche se scritto a più mani e suddiviso per saggi che possano essere letti in modo autonomo. Un Convegno Internazionale sara organizzato dal gruppo stesso per presentare il volume monografico ad un pubblico di studiosi interessati ai temi della crescita e della distribuzione. Sia il volume che gli atti del convegno saranno proposti per la pubblicazione ad una rilevante casa editrice di livello internazionale (avendo cura di minimizzare le possibili sovrapposizioni). Tra le possibili opzioni ci sono la Cambridge University Press, la Routledge, o anche la Edward Elgar. Tutte case editrici con cui il Coordinatore Scientifico ha avuto fruttuose relazioni in passato. Altri contributi dei membri del gruppo, che sfuggono alla struttura monografica del volume, saranno pubblicati su riviste italiane e straniere ed in volumi collettanei.
Anche se la struttura del volume sarà definita nel corso di svolgimento della ricerca, il gruppo ha gia raggiunto un accordo sostanziale sulla rilevanza di alcune aree problematiche. Di conseguenza, e possibile fin da ora affermare che verranno elaborati dei saggi sulle are problematiche elencate di seguito (dettagli sono forniti nella Base scientifica, nella Descrizione del Programma di Ricerca, e nei modelli B):
A) Eterogeneità degli agenti:
A1) Agente Rappresentativo e Classi Sociali,
A2) Distribuzione del reddito e conflitto sociale,
A3) Distribuzione personale e distribuzione funzionale.
B) Domanda Effettiva:
B1) Componenti interne ed esterne della domanda effettiva,
B2) Moneta e mercati finanziari,
B3) Intervento pubblico.
C) Forme di Mercato:
C.1) Mercati non concorrenziali,
C.2) Progresso tecnico,
D) Cambiamento strutturale
D1) Nuovi beni e dinamica del consumo e delloccupazione,
D2) Cambiamento strutturale e distribuzione del reddito.
E) Classical Magnificent Dynamics
Il Gruppo è conscio che la teoria della crescita è oggi un campo molto studiato a livello internazinale. Ma il Gruppo presenta caratteri distintivi che fanno ritenere che esso possa fornire un contributo particolarmente fruttuoso. In particolare:
(i) i suoi componenti sono stati impegnati in passato in studi su vari aspetti della teoria della crescita. Questi studi hanno gia indicato alcune questioni teoriche ancora aperte di grande interesse, come indicato in maggior dettaglio nei modelli B;
(ii) i suoi membri hanno prodotto contributi allanalisi economica e alla storia dell storia del pensiero economico. Cosi, sono in grado di mettere a confronto le teorie più recenti con quelle passate, enucleando gli elementi di effettiva novità contenuti nelle teorie più recenti;
(iii) il precedente gruppo COFIN 99 e stato in grado di organizzare una Conferenza Internazionale a cui hanno partecipato studiosi provenienti da tutti i continenti e facenti parte di differenti scuole di pensiero e il dibattito e stato considerato di estremo interesse da molti, se non da tutti, i partecipanti.Testo inglese
The research project aims at contributing to the analysis of the relation between economic growth and income distribution. The main schools of thought (classical, neoclassical, Schumpeterian, Keynesian) will be marshalled in order to isolate the logical structures of the various models which describe/formalize that relation. On the basis of this preliminary work, a systematic original contribution will be elaborated to study the theoretical aspects of the relation between distribution and growth. This will also involve some empirical tests. What is outlined above constitutes the starting point from which to achieve the following three targets:
a) To develop a theoretical framework in which rival theories may be pigeonholed. In such a way the elements of difference and similarity characterizing the competing schools of thought will be more easily highlighted. This comparison will constitute a benchmark on which to appraise the recent contributions to the "new growth theory" (NGT) in general, and to the endogenous growth theory (EGT), in particular.
b) To identify both the theoretical questions still unsettled and the promising research perspectives deriving from them, including, among other things, cross-fertilizations of the different theoretical approaches and innovative exegeses (interpretations??) of NGT and EGT.
c) To elaborate more specific original contributions in the field of growth and distribution, starting from the common background of points a) and b) above.
The present research project takes its cue from the work carried out in the course of a project financed through COFIN 1999. The previous work mainly focused on the classical elements featuring within EGT. By contrast, the new and larger research group intends to highlight themes which are present in other schools of thought, but are not always easily manageable within the analytical structure of EGT models as such. To mention just a few: the relation between personal and functional distribution, the elements of conflict within the distributive process, the role played by the factors affecting the dynamics of effective demand composition, a reappraisal of the theoretical frameworks capable of explaining structural change, the analysis of the role of institutional elements (e.g. patent duration) and of the composition of demand on the relation between Research and Development (R&D) and growth. The research should also lead to a reinterpretation of the theoretical roots of EGT.
The main product of the research will be a Volume that is monographic in nature, even if written by several authors and subdivided into essays, each of which may be read on its own. An International Conference will be organized to present the monographic Volume to the academic public interested in the issues of growth and distribution. Both the monographic Volume and the Proceedings of the International Conference (taking care to minimize possible overlapping) will be proposed for publication to a major international publisher. Among the possible options there are Cambridge University Press, Routledge, and Edward Elgar, all publishers with whom the Coordinatore Scientifico has already had fruitful relations in the past. Other contributions by the members of the group and not featuring in the monographic volume will be published in Italian and international journals or in other books.
Granted that the structure of the volume may be somewhat modified in the course of the research, the group has already reached broad agreement on the relevance of some problematic issues. Accordingly, it may already be asserted that essays on the problematic areas specified in the following list will be elaborated (more details are provided in the Base di partenza scientifica nazionale o internazionale, in the Descrizione del Programma di Ricerca, and in Models B):
A. Agents' heterogeneity
A1. Representative agent and social classes
A2. Income distribution and social conflict
A3. Personal and functional income distribution
B. Effective demand
B1. Internal and external components of effective demand
B2. Money and financial markets
B3. Government policy
C. Market Structures
C.1. Non-competitive markets
C.2. Technical Progress
D. Structural change
D.1. New goods and dynamics of consumption and employment
D.2. Structural change and income distribution
E. Classical Magnificent Dynamics
The Group is aware that the theory of growth is nowadays the object of worldwide intensive research. Yet the Group has some distinguishing features which make it likely to produce a particularly fruitful contribution. In particular:
1) in the recent past its members have been engaged in studies on various aspects of the theory of growth. These studies have already indicated some unsettled theoretical questions of great interest, as pointed out in detail in Models B;
2) its members have produced contributions both in the field of economic analysis and history of economic thought. Thus they are qualified to compare the more recent theories with older ones and identify the truly novel elements in recent contributions;
3) the previous COFIN 99 group was able to organize an International Conference attended by scholars coming from all continents and concerned with many schools of thought; the debate was considered effective by most, if not all, of the participants.
Testo italiano
1. IL DIBATTITO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO
A partire dalla seconda metà degli anni '80 si è verificato nella letteratura economica internazionale una marcata ripresa di interesse nei confronti della teoria della crescita. Rassegne recenti sono fornite da Barro & Sala-i-Martin 1995, Romer 1996, Aghion & Howitt 1998, Jones 1998 e inserite in testi di Macroeconomia: Romer 1997, Turnovsky, 2000. Vedi anche Solow 1994, 1999, 2000, Pasinetti 2000.
Nell'analisi della crescita proposta da Solow 1956 e Swan 1956 (SGT) il saggio di crescita delle principali grandezze macroeconomiche quali reddito, consumo e capitale, viene a dipendere da fattori ritenuti dagli autori esogeni al campo dellanalisi economica, quali la crescita della forza lavoro e delle conoscenze tecnologiche. Inoltre, in tema di teoria della distribuzione, la SGT ha sostanzialmente riproposto i risultati conseguiti dalla teoria neoclassica: i prezzi di tutti i fattori produttivi sono spiegati unicamente sulla base della produttività marginale. Nel contesto tradizionale le dotazioni sono date; nel contesto soloviano vale leguaglianza y/k = g/s. Variazioni dei prezzi dei fattori hanno il compito rilevante di riportare il sistema economico verso il suo sentiero di equilibrio.
La teoria della crescita contemporanea, affermatasi a partire dai contributi fondamentali di Lucas (1988) e Romer (1986), prende generalmente il nome di Teoria Endogena della Crescita (EGT) in quanto il suo principale scopo analitico è la determinazione del saggio di crescita dell'economia in termini di variabili economiche spiegate all'interno del modello. La EGT si è sviluppata su molteplici linee di ricerca:
a) l'analisi del progresso tecnico, o come risultato involontario dell'accumulazione di capitale umano o fisico (Romer 1986) o come risultato di un'attività di investimento di imprese miranti alla massimizzazione del profitto (Romer 1990, Grossman & Helpman 1991 e Aghion & Howitt 1992);
b) la formalizzazine dell'offerta di fattori tradizionalmente considerati esogeni (Becker, Murphy & Tamura 1990);
c) la considerazione di tutti i fattori produttivi come fattori accumulabili (Lucas 1988, King & Rebelo 1990, Rebelo 1991).
Inoltre la ricerca della endogeneità è stata talvolta presentata come superamento di alcune (almeno) di quelle che venivano considerate deficienze empiriche della SGT.
La EGT al pari della SGT non ha approfondito il tema della distribuzione funzionale del reddito (ma vedi Bertola 1993). In generale sembra si possa affermare che nell'ambito della letteratura economica la teoria della distribuzione, dopo le note controversie sul capitale degli anni '60, sia stata "messa in frigorifero", per parafrasare il titolo di Atkinson 1997. Dello stesso avviso Pasinetti 2000. Vedi anche Bertola 2000.
2. CHI SIAMO E DA DOVE VENIAMO
In numerosi lavori del Coordinatore Scientifico del Programma di Ricerca (Kurz & Salvadori, 1996, 1998a, 1998b, 1999, 2000; Salvadori, 1998, 2000) si sono analizzati alcuni tra i principali modelli di EGT in condizioni di concorrenza perfetta. In questi lavori si è sostenuto che la EGT ha in comune con leconomia classica alcuni metodi e contenuti di analisi. I risultati conseguiti da questi lavori hanno fornito la base intelletuale su cui si è costituito un Gruppo di ricerca finanziato attraverso il COFIN 1999. Questo gruppo ha perseguito un confronto sistematico delle strutture logiche sottostanti modelli elaborati da differenti scuole di pensiero (classica, neoclassica, post-keynesiana). In tal modo si è studiata la possibilità dell'esistenza di una equivalenza logica tra la metodologia degli economisti classici (basata sul metodo di equilibrio di lungo periodo e sulla assunzione di un salario reale dato) e quella della EGT (basata sull'analisi di steady state di un equilibrio intertemporale e sull'assunzione di producibilità di tutti i fattori).
Inoltre, il gruppo COFIN 1999 ha studiato alcuni temi specifici allinterno della EGT (come ad esempio la relazione esistente tra mercati finanziari e crescita, competizione e crescita, etc.) e ha passato a setaccio alcune delle affermazioni fatte dagli studiosi della EGT. In particolare è stato mostrato che la EGT determina il saggio di profitto (ovvero il saggio di rendimento sul capitale) senza la tradizionale interazione di domanda e offerta di un input chiamato capitale. Per contro nei modelli EGT tutti i fattori sono riproducibili: e così possibile seguire la stessa procedura analitica degli economisti classici per cui il paniere delle merci salario è fisicamente specificato e incluso tra gli input necessari.
Il presente gruppo di ricerca trae la sua ispirazione dai risultati coseguiti dal precedente gruppo COFIN 1999. Il gruppo attuale intende estendere lambito di ricerca verso nuove direzioni. In particolare per quanto riguarda lanalisi tra crescita e distribuzione. Per conseguire questo risultato sono state cercate e trovate nuove risorse intelletuali: del gruppo presente fanno parte alcuni studiosi che non facevano parte del gruppo COFIN 1999 e di conseguenza vi sono altre unità di ricerca.
3. GLI ASPETTI PROBLEMATICI DELLA RGT MESSI IN LUCE DAL GRUPPO COFIN 1999
Il gruppo COFIN 1999 ha evidenziato alcuni aspetti problematici della EGT, in particolare nell'ambito della teoria della distribuzione. Questi aspetti richiedono un'ulteriore approfondita indagine. E ben noto che quando la EGT si occupa del problema della distribuzione affronta quasi unicamente la distribuzione personale del reddito, senza chiarire la relazione esistente tra distribuzione personale e distribuzione funzionale del reddito. Poche volte essa si è addentrata su questioni che riguadano la distribuzione del reddito che altre scuole di pensiero hanno considerato rilevanti nel campo della crescita economica. In particolare, poca attenzione è stata dedicata al ruolo della composizione della domanda effettiva sulla distribuzione e sulla crescita.
Nella EGT il meccanismo risparmio-investimento viene descritto per mezzo dellanalisi dellattività economica di un consumatore rappresentativo con vita infinita il cui obbiettivo è lottima allocazione intertemporale del consumo. Tale analisi determina il prezzo ombra di tutte le merci considerate allinterno del modello, ma non il prezzo ombra del lavoro in quanto tale: il lavoro riceve un compenso solo in quanto supporto fisico del capitale umano e/o della conoscenza. Questo meccanismo appare del tutto inadeguato per analizzare le economie moderne, basate sul lavoro salariato: per quanto il lavoro sia caratterizzato da un forte contenuto di conoscenza, esso rimane comunque lavoro salariato. Ma vedi Bertola 1993, 1994. Alla luce delle considerazioni di cui sopra, l'agente rappresentativo che appare nei modelli della EGT potrebbe essere interpretato alternativamente come un capitalista rappresentativo che organizza la produzione, prendendo in affitto lavoro salariato (supporto o meno di capitale umano e/o conoscenza), allo scopo di massimizzare il valore attuale di un flusso che può ancora essere chiamato utilità (anche se altri nomi sembrano più appropriati). Vedi anche Lancaster 1973.
4. ALTRI ASPETTI PROBLEMATICI DELLA EGT
Oltre agli aspetti teorici affrontati dal Gruppo COFIN 1999, ve ne sono altri che suggeriscono la necessità di una indagine approfondita del rapporto tra Crescita economica e Distribuzione del reddito.
Per gli economisti classici e keynesiani la relazione tra distribuzione funzionale del reddito e crescita e' essenziale in quanto le categorie di salario, profitto e rendita sono riconducibili a particolari classi sociali. Invece, avendo la EGT prevalentemente usato la finzione del consumatore rappresentativo per descrivere il meccanismo risparmio-investimento, i problemi di eterogeneità degli agenti sono stati messi in ombra. I limiti di questo approccio per l'analisi della distribuzione del reddito sono stati solo recentemente oggetto di attenzione (Caselli & Ventura, 2000). E' tuttavia ipotizzabile che alcuni dei legami fra distribuzione e crescita richiedano l'introduzione di un tipo di eterogeneità non compatibile con il consumatore rappresentativo (nelle preferenze oltre che nelle dotazioni).
Per alcuni economisti classici (cfr. Malthus e Marx) e certamente per gli economisti keynesiani è cruciale il tema della domanda effettiva. I contributi della EGT assumono sistematicamente che le decisioni di investimento siano generate da quelle di risparmio. Nella tradizione di pensiero keynesiana si assume invece che le decisioni di investimento siano prese in modo indipendente rispetto alle decisioni di risparmio e queste incidono sulla distribuzione del reddito e sulla crescita economica. Effetti simili possono essere prodotti dalle altre componenti della domanda effettiva come ad esempio quelle derivanti dal settore pubblico e dal settore estero. Lo studio di tali effetti sulla distribuzione del reddito e crescita economica deve essere condotto mediante un confronto tra lanalisi elaborata dalla EGT e quella delle scuole che danno rilevanza alla domanda effettiva. Similmente per i problemi sollevati dalla informazione asimmetrica e la disponibilità finanziaria, che recenti lavori nellambito della EGT hanno analizzato in dettaglio (vedi Pagano 1993, Levine 1997 e Capasso 2001).
In una prospettiva più ampia, la dinamica di lungo periodo della composizione della domanda effettiva connette il tema della distribuzione alla relazione tra crescita e cambiamento strutturale (Pasinetti 1981, Kongsamut, Rebelo e Xie 2000, Laitner 2000). Da tale punto di vista e meritevole di attenzione la spinta che la creazione di nuovi beni nei settori innovativi da al consumo e allinvestimento. Inoltre, il continuo emergere e declinare di competenze prodotte dalle innovazioni tecnologiche danno vita a cambiamenti nella distribuzione che hanno ripercussioni sulla diffusione di differenti stili di consumo.
Un recente filone di letteratura riguarda i modelli di crescita basati sullattivita di R&D (Romer 1990, Aghion e Howitt, 1992, Grossman e Helpman, 1991) in cui l'innovazione tecnologica e' considerata il principale motore della crescita economica. Linnovazione e realizzata da lavoratori specializzati-imprenditori, che ottengono protezione della loro proprieta intellettuale per mezzo di brevetti. Ma i brevetti rendono i mercati imperfettamente competitivi, introducendo in tal modo un elemento di distorsione nelleconomia in esame. Le varie forme di protezione tramite brevetto (per es. durata del brevetto e i requisiti di brevettabilita) tendono a prolungare la permanenza nel mercato rendendo cosi crescente il rendimento economico dellattivita innovativa (si veda O Donoghue 1998; O Donoghue e Zweimueller 1998; O Donoghue, Scotchmer e Thisse 1998). In tale contesto, la politica di rilascio dei brevetti e lestensione del mercato esercitano uninfluenza non trascurabile sulla distribuzione del reddito in quanto influenzano sia il valore attuale del flusso di profitti degli agenti innovatori sia il salario dei lavoratori non specializzati (si veda Dinopoulos e Segerstrom 1999).
La teoria post-keynesiana della crescita e della distribuzione sia di derivazione kaldoriana che kaleckiana (si veda ad es. Asimakopoulos 1988, Dutt 1990), non ha mai approfondito in maniera rigorosa il funzionamento dei mercati non concorrenziali. Inoltre, si e sempre limitata alla teoria del mark-up al fine di spiegare la fonte finanziaria degli investimenti (Eichner 1973, Harcourt & Kenyon 1976). In questo modo rimane oscuro il ruolo che le condizioni del mercato hanno nel determinare il flusso degli investimenti delle imprese. I recenti progressi nella teoria dei mercati non concorrenziali e il ruolo che i mercati non concorrenziali hanno nella EGT fanno sperare di poter rivedere la teoria kaldoriana della crescita fondandola su una più rigorosa analisi dei mercati non concorrenziali.
Un filone di letteratura che sta fiorendo recentemente riguarda la relazione tra il funzionamento dei mercati non competitivi, la determinazione di lungo periodo delle variabili distributive e le modalita della crescita endogena. Inoltre, e stato da tempo riconosciuto che il ruolo giocato dai sindacati nella contrattazione dei salari e del livello di occupazione puo influenzare il saggio di accumulazione del capitale (Grout 1984; Van del Ploeg 1987). Un piu alto livello dello stock di capitale aumenta il livello della produttivita del lavoro inducendo in tal modo il sindacato ad aumentare le proprie richieste salariali. Questo puo ridurre il saggio di rendimento del capitale e dunque il saggio di investimento.
Molti modelli di EGT descrivono un modello di crescita caratterizzato da pieno impiego. Pero la piena occupazione non puo essere considerata come la condizione normale sia dei paesi avanzati che di quelli in via di sviluppo. Lassunzione di pieno impiego e essenziale per la teoria neoclassica ma impedisce qualunque analisi del conflitto di classe. Al contrario, nella letteratura classica cosi come nella letteratura contemporanea di derivazione classica (Lewis, 1954), la crescita e la disoccupazione possono coesistere grazie allassunto di offerta di lavoro illimitata. Un approccio basato su tale assunzione potrebbe essere adeguato per analizzare la crescita dei paesi in via di sviluppo e costituire, invero, la base per una interpretazione coerente della maggior parte dei modelli di EGT (come enfatizzato da Solow 2000). Pero un tale approccio e criticabile come interpretazione della crescita delle economie sviluppate. Lanalisi di queste ultime dunque si deve basare su un approccio in cui lofferta di lavoro non e illimitata.
Nei classici e negli autori che si rifanno all'economia classica (ad es. Goodwin 1967, van Der Ploeg 1983, Zhang 1988) è rilevante l'aspetto conflittuale della distribuzione del reddito, aspetto che viene raramente considerato nella EGT, ma che sembra essere molto importante ai fini dello studio della performance di lungo periodo delle economie capitalistiche. La letteratura recente si è concentrata prevalentemente su aspetti specifici ed in particolare sugli effetti sulla crescita dei conflitti sociali associati all'ineguaglianza nella distribuzione del reddito o della ricchezza (Alesina & Perotti 1996, Benhabib & Rustichini 1996, Rodrik 1999). Tuttavia, esiste anche una letteratura più o meno recente che ha trattato aspetti piu generali della conflittualità emergente nella distribuzione del reddito. Tale letteratura richiede ulteriore attenzione (Lancaster 1973, Lane & Tornell 1999, Grossman & Mendoza 2000).
Infine c'è il problema della grande dinamica delle economie capitalistiche. A differenza della EGT, che sembra prevedere possibilità illimitate di crescita, gli economisti classici hanno analizzato in modi differenti i limiti alla crescita. A titolo di esempio e possibile citare in Smith lanalisi delle qualità morali e delle politiche economiche che dovrebbero guidare laccumulazione del capitale (materiale e immateriale); in Ricardo, lanalisi dei rendimenti decrescenti della terra; in Malthus, lanalisi delle carenze della domanda effettiva; in Marx, i conflitti distributivi e limmiserimento del lavoro salariato. Tutti aspetti che trovano il loro fulcro nella suddivisione in classi della società e nelle categorie di reddito che la generano. Senza una analisi accurata del rapporto tra crescita e distribuzione del reddito i fatti stilizzati che riguardano la grande dinamica delle economie capitalistiche sembrano di difficile comprensione. Da questo punto di vista è da segnalare che nellambito della EGT sono recentemente apparsi contributi che hanno analizzato linterazione tra formazione ed evoluzione delle classi sociali e processo di crescita delle economie capitaliste (Acemoglu & Robinson 2000, Galor & Moav 2000a, 2000b).Testo inglese
1. THE INTERNATIONAL DEBATE
Since the second half of the 1980s international economic literature has witnessed a marked renewal of interest in the theory of growth. Recent reviews of contemporary theories of growth are provided by Barro and Sala-i-Martin 1995, Romer 1996, Aghion and Howitt 1998, Jones 1998 and inserted in textbooks in Macroeconomics: Romer 1997, Turnovsky 2000. See also Solow 1994, 1999 and 2000 and Pasinetti 2000.
In the analysis of growth proposed by Solow 1956 and Swan 1956 (SGT) the rate of growth of the most relevant macroeconomic magnitudes (such as income, consumption and capital) depends on factors considered exogenous by the authors, such as the growth of the labor force and of technological knowledge. Moreover, as far as the theory of distribution is concerned, SGT has substantially endorsed the results achieved by the neoclassical theory: the prices of all inputs are explained on the basis of the principle of marginal productivity. In the traditional framework the endowments of inputs are given; whereas in the Solovian framework the equality y/k = g/s holds. Changes in input prices have the role of leading the economic system towards its equilibrium path.
The contemporary theory of growth, started by Lucas' 1988 and Romer's 1986 seminal contributions, is generally referred to as the Endogenous Theory of Growth (EGT) since its main analytical goal is the determination of the rate of growth of the economy by means of variables explained within the model. The EGT has pursued several research lines:
a) the analysis of technical progress both as an unintentional result of the accumulation of human or physical capital (Romer 1986) or as a result of an investment activity by profit-maximizing firms (Romer 1990, Grossman and Helpman 1991, and Aghion and Howitt 1992);
b) the modeling of the supply of inputs traditionally considered exogenous (Becker, Murphy and Tamura 1990);
c) the consideration of all inputs as accumulable factors (Lucas 1988, King and Rebelo 1990, Rebelo 1991).
Moreover, the search for endogeneity is sometimes presented as the way to overcome at least some alleged empirical deficiencies of SGT.
Neither the EGT nor the SGT has deeply investigated the issue of functional income distribution (but see Bertola 1993). Generally speaking it may be claimed that, after the well-known 1960s controversies in the theory of capital, the theory of distribution has been left out in the cold, to paraphrase Atkinson 1997. See also Bertola 2000 and Pasinetti 2000.
2. WHO WE ARE AND WHERE WE COME FROM
Several contributions by the Coordiatore Scientifico del Programma di Ricerca (Kurz and Salvadori 1996, 1998a, 1998b, 1999, 2000; Salvadori 1998 and 2000), have scrutinized some of the best known EGT perfect competition models. It has been argued that the EGT shares several analytical features with Classical economics.
The results achieved in these works have provided the intellectual basis on which a Research Group has been constituted and financially supported by means of COFIN 1999. This Group has pursued a systematic comparison of the logical structures underlying models elaborated by different schools of thought (classical, neoclassical and Post-Keynesian). Accordingly, the Group has investigated the possibility that a logical equivalence may exist between the strategy of research endorsed by classical economists (based on the method of long-period equilibrium and on the assumption of a given rate of real wages) and that endorsed by EGT economists (based on the analysis of steady state of an intertemporal equilibrium and on the assumption that all inputs are producible).
Moreover, the Group COFIN 1999 has studied some specific issues within the EGT (such as financial markets and growth, institutions and growth, competition and growth etc.) and has scrutinized the claims made by the supporters of the EGT. In particular, it has been shown that the EGT determines the rate of profit (or the rate of return on capital) without the traditional interplay of supply and demand of an input called capital. By contrast, within EGT models all factors are (re)producible: it is thus possible to follow the same analytical procedure of the classical models where the basket of commodity-wages is physically specified and included in the input requirements.
The present Research Group takes its inspiration from the results achieved by the previous Cofin 1999 Group. The present Group intends to extend the scope of research into new directions, particularly as concerns the analysis of the relation between growth and distribution. To perform this task new intellectual resources have been sought and found: in the present Group there are a number of scholars who were not in the Cofin 1999 Group and, accordingly, there are further research Units.
3) THE EGT'S PROBLEMATIC ASPECTS HIGHLIGHTED BY THE COFIN 1999 GROUP
The COFIN 1999 Group has highlighted some problematic issues within the EGT, particularly in the field of the theory of distribution. These issues need further careful investigation. It is well-known that when the EGT deals with the problem of distribution it focuses almost exclusively on personal income distribution and often fails to clarify the relationship between personal and functional income distribution. On few occasions has the EGT tried to tackle questions concerning distribution that other schools of economic thought have considered relevant to the field of economic growth. In particular the EGT has hardly analyzed the role played by the composition of effective demand on distribution and growth.
Within EGT models the saving-investment mechanism is described by analysing the economic activity/behavior of an infinitely-lived representative consumer whose goal is the optimal intertemporal allocation of consumption. This analysis determines the shadow price of all the commodities considered within the model but not the shadow price of labor as such: labor receives a remuneration only as physical support of human capital and/or knowledge. This mechanism appears to be unsuited to analyzing modern economies based on wage-labor: though labor is at present characterized by a strong content of knowledge, it still remains wage-labor (but see Bertola 1993 and 1994). In the light of the previous remarks, the representative agent of EGT models may be alternatively interpreted as a representative capitalist who organizes production, hiring wage-labor (whether or not as a support for human capital and/or knowledge), with the aim of maximizing the present discounted value of a stream of what may be still called utility (though other names appear more suitable, see also Lancaster 1973).
4. SOME OTHER PROBLEMATIC ASPECTS OF THE EGT
Besides the theoretical issues tackled by the COFIN 1999 Group mentioned above, there are some other items which strongly suggest the need for careful analysis of the relation between economic growth and income distribution.
Classical and Keynesian economists place much emphasis on the relation between functional distribution of income and growth since in their theories the categories of wages, profits and rent are related to particular social classes. On the contrary, the EGT leaves the problem of agents' heterogeneity in the background because of the use of a representative consumer to describe the saving-investment mechanism. The limits to this approach for the analysis of income distribution have just started to be investigated (Caselli and Ventura 2000). Nonetheless there are good analytical reasons to think that some links between distribution and growth require the introduction of a kind of heterogeneity inconsistent with the use of the representative consumer (heterogeneity concerning not only agents endowments but also agents preferences).
The theme of effective demand is of crucial importance for some classical economists (e.g. Malthus and Marx) and, of course, for Keynesian economists. EGT typically assumes investment to be mechanically generated by saving decisions. On the contrary, in the Keynesian tradition investment is not automatically induced by saving and thus has independent effects on growth and distribution. Similar effects may be produced by the other components of effective demand, such as those deriving from the public and foreign sectors. The study of these effects on income distribution and economic growth needs to be carried out also by contrasting the analyses elaborated by the school of thoughts that give importance to effective demand with those of EGT. The same holds for the problems raised by asymmetric information and the availability of finance, which recent EGT works have analysed in depth (see Pagano, 1993; Levine 1997; and Capasso, 2001).
In a broader perspective, the long-term dynamics of effective-demand composition connects the theme of distribution to the relation between growth and structural change (Pasinetti 1981, Kongsamut, Rebelo and Xie 2000, Laitner 2000). In this respect it is worth considering the boost to consumption and investment given by the creation of new goods in innovative sectors. Moreover, the continuous emerging and declining of skills produced by technical innovation give rise to changes in distribution which feed-back into the diffusion of different styles of consumption.
A recent strand of literature concerns R&D-based growth models (Romer 1990, Aghion and Howitt 1992, Grossman and Helpman 1991) in which technological innovation is considered as the main engine of economic growth. Innovation is carried out by skilled workers-entrepreneurs who obtain intellectual protection through patents, if successful. But patents make markets imperfectly competitive, thus introducing an element of distortion into the economy under study. The various forms of patents protection (patent life, lagging and leading breadth, patentability requirements) tend to prolong market incumbency thus making reward to innovation increasing (see O' Donoghue 1998; O' Donoghue and Zweimueller 1998; O' Donoghue - Scotchmer and Thisse 1998). In this context patents policy and market size exert non-negligible effects on income distribution since they influence both the innovators' discounted flow of profits and the unskilled workers' wage (see Dinopoulos and Segerstrom 1999).
The Post-Keynesian theory of growth and distribution both of Kaldorian and Kaleckian inspiration (see Asimakopoulos 1988 and Dutt 1990) has never rigorously treated the issue of non-perfectly competitive markets. Moreover, it has restricted itself to the theory of mark-up in order to explain the financial source of investment (see Eichner 1973 and Harcourt and Kenyon 1976). Thus the role played by market forms in the determination of the investment flow to firms stays in the background. Recent developments in the theory of imperfect competition and the role played by non-competitive markets within EGT open the door to the possibility of a rigorous foundation of the Kaldorian theory of growth on the theory of non-competitive markets.
A strand of literature which is recently blossoming focuses on the relation between the functioning of non-competitive labor markets, the long-run determination of distributive variables and the pattern of (endogenous) growth. Moreover it has long been recognized that trade unions' role in wage and employment bargaining may influence the rate of capital accumulation (Grout (1984), Van del Ploeg (1987)). A higher level of capital stock raises the level of labor productivity and, thus, induces trade unions to increase their wage claims. This may reduce the rate of return on capital and thus the rate of investment.
Many EGT models describe a growth process characterized by full employment. Nevertheless full employment cannot be considered as the normal condition of both advanced and developing countries. The assumption of full employment is essential to Neo-classical theory, but it prevents any analysis of class conflict. On the contrary in the Classical literature as well as in the contemporary literature of Classical descent (Lewis, 1954) growth and unemployment can coexist because of the assumption of unlimited supply of labor. An approach based on this assumption could suit the analysis of the growth experience of developing countries and form indeed the basis of a consistent interpretation of most EGT models (as emphasized by Solow, 2000). However such an approach can hardly be proposed for an interpretation of the growth experience of developed economies. Therefore an analysis relevant for this experience must follow an approach in which the supply of labor is not unlimited. On this basis, one can also build an analysis of the class conflict versus the distribution of income and the unemployment.
In the classical and classical inspired theories (see Goodwin 1967, van Der Ploeg 1983 and Zhang 1988) conflict plays an important role within income distribution. Conflict is rarely treated in EGT, but it seems to be relevant in the study of long-period performances of capitalistic economies. Recent literature has mainly focused on specific aspects of conflict such as the effects on growth of the social conflicts engendered by inequality in income or wealth distribution (see Alesina and Perotti 1996, Benhabib and Rustichini 1996 and Rodrik 1999). Nonetheless, some other contributions have tackled more general aspects of conflict in income distribution thus providing interesting insights on the issue of conflict and growth which deserve further analysis (see Lancaster 1973, Lane and Tornell 1998 and Grossman and Mendoza 2000).
Finally, it is necessary to consider the question of the magnificent dynamics of capitalistic economies. While EGT seems to consider growth as potentially unlimited, classical economists have analyzed in different ways the limits to growth. As an example, it is possible to mention the Smithian analysis of the moral quality and of the economic policies which should drive the accumulation of capital (material and immaterial), the Ricardian analysis of land diminishing returns, the Malthusian analysis of the lack of effectual demand, the Marxian analysis of distributive conflict and progressive impoverishment of wage-labor. All these analyses take their cue from the general inquiry on class structure and income categories which generate and support them. Without a thorough investigation of the relation between growth and distribution the stylized facts pertaining to the magnificent dynamics of capitalist economies defy comprehension. From this standpoint it is interesting to note that some recent contributions within EGT have focused on the interaction between the making and evolution of social classes and the growth process of capitalist economies (see Acemoglu and Robinson 2000, Galor and Moav 2000a and 2000b).
Acemoglu, D. (2001). Good Jobs Versus Bad Jobs. Journal of Labor Economics, vol. 19, pp. 1-21.
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Fase 1
Durata: 4 mesi Costo previsto: 51.600 Euro
Descrizione:Testo italiano Come affermato nell'Obiettivo del Programma di Ricerca, l'analisi comparata della relazione fra crescita e distribuzione del reddito nella EGT e nelle altre tradizioni di pensiero economico condurrà all'elaborazione di un Volume monografico, anche se scritto a più mani e suddiviso per saggi che possano essere letti in modo autonomo. Ciascun membro del gruppo, da solo o in collaborazione con altri, comporrà uno o più di uno dei capitoli/saggi che costituiscono il volume.
Il gruppo organizzerà un Convegno internazionale per presentare il volume monografico al pubblico degli studiosi interessati ai temi della crescita e della distribuzione. Sia il Volume monografico che gli Atti del Convegno internazionale saranno proposti per la pubblicazione ad una rilevante casa editrice di livello internazionale. Tra le opzioni possibili si pensa alla Cambridge University Press, alla Routledge e alla Edward Elgar, case editrici con cui il Coordinatore Scientifico ha già avuto rapporti fruttuosi in passato. Sulla base dell'esperienza maturata dal Coordinatore Scientifico, una casa editrice di tal genere richiede di norma un programma dettagliato dell'opera proposta per la pubblicazione e un ampio frammento della stessa da mostrare a propri referees allo scopo di averne una previa valutazione. Per questo motivo sarà necessario avere pronta, al momento della proposta del volume a una casa editrice, una stesura di alcuni saggi abbastanza definitiva da essere rappresentativa della qualità finale del Volume.
Di conseguenza, anche se esiste già un'ipotesi strutturata sui contenuti del Volume, risulta necessario un periodo di almeno 4 mesi dedicato alla definizione accurata delle sue parti, dei singoli capitoli e delle relative aree problematiche. Tale periodo costituirà la Fase 1 del progetto di ricerca e il gruppo si riunirà tre o quattro volte. Inoltre in questo periodo inizierà di fatto l'elaborazione di alcuni dei capitoli del Volume medesimo.
Anche se la struttura del Volume potrà subire alcuni cambiamenti nel corso della Fase 1, esiste già nel gruppo un ampio accordo sulla centralità di alcuni nodi problematici. Tale accordo è emerso nel corso delle discussioni da cui è nata la presente proposta di ricerca e dal lavoro condotto dal gruppo COFIN 1999. Appare perciò possibile fin d'ora affermare che saranno elaborati saggi sulle aree problematiche di seguito indicate e specificare l'Unità Locale maggiormente interessata a lavorare su ciascun tema (dettagli ulteriori a riguardo sono forniti nel Modello B dell'Unità Locale in questione):
A. ETEROGENEITA DEGLI AGENTI
A.1 AGENTE RAPPRESENTATIVO E CLASSI SOCIALI [UNITÀ DI PISA E PARTHENOPE (NAPOLI)]:
A1.1: analisi delle dinamiche che portano alla formazione endogena di classi sociali, caratterizzate da diverse scelte di consumo in presenza di preferenze non omotetiche e di beni di consumo differenti, prodotti da tecnologie differenti;
A1.2: integrazione del modello sub A1.1 nella EGT e considerazione della possibilità che vi sia habit formation nelle scelte di consumo;
A1.3: elaborazione di modelli con formazione endogena di classi sociali caratterizzate da diverse scelte di investimento;
A1.4: studio dei meccanismi che favoriscono la mobilità sociale e studio della possibilità che le politiche di intervento siano decise tramite meccanismi endogeni (ad es. votazioni);
A1.5: formulazione di un modello di crescita con accumulazione di capitale umano in cui emerga una classe di lavoratori, diversa da quella classica, che abbia un potere contrattuale basato sul possesso di competenze non liberamente acquisibili sul mercato;
A1.6: esame delle conseguenze dell'abbandono dell'ipotesi del lavoratore rappresentativo e adozione dell'ipotesi alternativa di lavoratori eterogenei in quanto aventi un diverso accesso alle varie fonti di formazione del capitale umano tramite interazioni sociali esterne al mercato;
A1.7: rimozione dell'ipotesi di convessità della tecnologia di produzione del capitale umano in seguito all'introduzione di effetti soglia dovuti alle interazioni sociali sub A1.6.
A1.8: costruzione di modelli in cui lagente rappresentativo che pianifica la produzione e il consumo su base multiperiodale è un capitalista rappresentativo che organizza la produzione anche tramite laffitto di lavoro salariato; reinterpretazione dei noti modelli di crescita endogena lineari e loro estensione per includere fra i vincoli dei capitalisti forme differenti di controllo sullofferta di lavoro.
A2. DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E CONFLITTO SOCIALE [UNITÀ DI PISA, MILANO-CATTOLICA, PADOVA, ANCONA, E PARTHENOPE (NAPOLI)]:
A2.1: analisi della interazione fra distribuzione del reddito e conflitto di classe che emerge durante un processo di crescita economico in presenza di agenti razionali;
A2.2: esplorazione sistematica degli effetti sulla crescita endogena prodotti dalle interazioni fra conflitto distributivo e strutture demografiche (strutture detà, eterogeneità di fecondità etc.);
A2.3: costruzione e analisi di modelli demo-economici in grado di integrare strutture macro-economiche e variabili demografiche;
A2.4: riesame della letteratura meno recente che ha analizzato il conflitto sociale fra lavoratori e capitalisti rappresentato come un gioco dinamico fra due gruppi contrapposti che dispongono di strumenti di controllo diversi sull'attività produttiva e sulla destinazione del prodotto e confronto tra questa letteratura e i lavori recenti che all'interno della EGT sottolineano il legame fra conflittualità sociale e crescita;
A2.5: esame critico della EGT per verificare se in essa si ritrova o meno l'idea classica per cui nell'economia capitalistica le relazioni fra capitale e lavoro sono regolate prevalentemente su base gerarchica mentre quelle fra i capitalisti sono dominate dalla più completa anarchia.
A2.6: Riesame e ricostruzione razionale di una precedente letteratura neoclassica in base alla quale la produttivita determina limiti superiori ed inferiori a salari e interessi piuttosto che determinare il loro valori di equilibrio. Tale letteratura afferma, inoltre, che la produttivita dipende dallaccumulazione di capitale, che e influenzata a sua volta dalla distribuzione. Tale analisi sara confrontata con il punto di vista classico e con quello della EGT.
A2.7: Esame del legame teorico tra accumulazione di capitale umano, differenziale salariale, nuove forme di rendita e crescita economica.
A3. DISTRIBUZIONE PERSONALE E DISTRIBUZIONE FUNZIONALE DEL REDDITO [UNITÀ DI PISA E DI ROMA (Erroneamente indicato come punto B3 nel modello B di ROMA)]
A3.1: rassegna dei contributi che hanno approfondito lo studio della relazione tra distribuzione personale del reddito e crescita economica, al fine di valutare se almeno alcuni di questi contributi possono essere interpretati in termini di distribuzione funzionale del reddito.
A3.2: unanalisi dei differenti sistemi di protezione intellettuale e loro relazione con la distribuzione personale del reddito tra limprenditore-innovatore e i lavoratori manifatturieri.
B. DOMANDA EFFETTIVA
B1. COMPONENTI INTERNE ED ESTERNE DELLA DOMANDA EFFETTIVA [UNITÀ DI NAPOLI FEDERICO II]:
B1.1: esame comparato del ruolo che la domanda gioca nei modelli post-keynesiani ed in quelli della EGT;
B1.2: esame comparato dei diversi modi in cui gli approcci post-keynesiani (kaleckiano, neo-ricardiano, neo-marxiano) modellano la funzione dellinvestimento;
B1.3: analisi di aspetti generalmente poco approfonditi in modelli post-keynesiani come il ruolo delle aspettative e le restrizioni al credito;
B1.4: elaborazione di modelli in cui sono presenti processi cumulativi tra progresso tecnico ed innovazione del prodotto, modificazione endogena delle preferenze per nuovi prodotti ed induzione allinnovazione in seguito allaumento di domanda.
B2. MONETA E MERCATI FINANZIARI [UNITÀ DI NAPOLI FEDERICO II]:
B2.1: verifica analitica dell'ipotesi per cui, nellambito della EGT, laccumulazione di capitale influenza la distribuzione, riducendo le asimmetrie informative tra datori e prenditori di fondi;
B2.2: analisi della relazione tra distribuzione, crescita e fluttuazioni in modelli di ispirazione keynesiana in presenza di capitali finanziari imperfetti;
B2.3: elaborazione di un modello di crescita pasinettiano, in cui si assumono propensioni al risparmio differenziate tra le classi, elementi di imperfezione dei mercati finanziari che spingono i capitalisti a prendere a prestito direttamente dai lavoratori, una funzione di produzione che non rispetta le condizioni di Inada e crescita endogena attraverso innovazione.
B3. INTERVENTO PUBBLICO [UNITÀ DI NAPOLI FEDERICO II]:
B3.1: ricostruzione sistematica della letteratura della EGT individuando e confrontando gli elementi principali che influenzano la relazione tra settore pubblico, distribuzione e crescita;
B3.2: elaborazione di modelli in forma semplificata in cui si evidenziano le differenze specifiche fra la teoria post-keynesiana della crescita e l'EGT;
B3.3: elaborazione di modelli con agenti eterogenei (capitalisti, lavoratori e capitalisti-rentiers o capitalisti finanziari) il cui reddito percepito dipende in maniera rilevante dai vari modi di finanziamento del deficit pubblico.
C. STRUTTURE DI MERCATO
C1. MERCATI NON CONCORRENZIALI [UNITÀ DI CATANIA E DI ANCONA]:
C1.1: esame del ruolo della concorrenza nel mercato del lavoro e del mercato dei beni per la spiegazione della distribuzione del reddito sia nella moderna teoria della crescita sia in altre teorie della crescita;
C1.2: analisi dei possibili elementi di continuità o di discontinuità sul tema della concorrenza tra le diverse teorie della crescita;
C1.3: elaborazione di modelli in grado di incorporare nella teoria post-keynesiana della crescita una rigorosa teoria dei mercati non concorrenziali alla luce dei recenti contributi dati dalla recente letteratura sulla crescita endogena.
C2. PROGRESSO TECNICO [UNITÀ DI CATANIA, SIENA E ROMA (Erroneamente indicato come punto D2 nel modello B di ROMA)]:
C2.1: ricerca degli elementi di continuità fra la formalizzazione del processo schumpeteriano di distruzione creatrice della EGT e la visione marxiana relativa al processo di sviluppo delle economie capitalistiche;
C2.2: analisi del ruolo e della natura del progresso tecnico e della distribuzione funzionale del reddito nella moderna teoria della crescita e in quella classica;
C2.3: integrazione della visione schumpeteriana dellimprenditore-innovatore nellambito di modelli che cercano di spiegare endogenamente le asimmetrie di comportamento e di ricchezza tra gli agenti;
C2.4: collegamento della EGT con la visione classica della crescita economica, secondo la quale il progresso tecnico dipende dal trade-off distributivo e dal rapporto conflittuale tra le classi sociali.
C2.5: analisi della relazione tra innovazione, concorrenza, varieta e produttivita al fine di integrare la concorrenza inter e intraindustriale come considerata nella letteratura della crescita neo-schumpeteriana con la nozione classica e evoluzionistica che la concorrenza e distruzione di varieta (selezione) e ri-creazione di varieta (innovazione).
C2.6: Analisi del ruolo e degli effetti dei sistemi di protezione intellettuale e istituzioni in esse coinvolte sul progresso tecnologico e nei modelli di crescita basato su R&D.
D. CAMBIAMENTO STRUTTURALE
D1. INTRODUZIONE DI NUOVI BENI COME FONTE DI CAMBIAMENTO STRUTTURALE [UNITA DI PISA E SIENA]
D.1.1: Riconsiderazione critica del modo in cui le complementarieta tecnologiche e effetti di traboccamento della conoscenza (i) sono trattati nei modelli di crescita, (ii) influenzano la produttivita degli investimenti in R&D, (iii) portano al cambiamento strutturale.
D.1.2: analisi degli effetti su consumo, investimento e occupazione che sorgono da (i) creazione di nuovi beni nei settori innovativi e (ii) cambiamenti nella distribuzione prodotti dallemergere e dal declinare delle competenze associati al processo innovativo.
D.2. CAMBIAMENTO STRUTTURALE E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO [UNITA DI PISA]
E. MAGNIFICENT DYNAMICS NEGLI AUTORI CLASSICITesto inglese As stated in the Objective of the Research Program, the comparative analysis of the relation between growth and income distribution within EGT and the other traditions of economic thought will lead to the elaboration of a monographic Volume, albeit written by different authors and subdivided into essays standing on their own. Each member of the group, alone or with the collaboration of others, will compose one or more of the chapters/essays forming the volume.
The group will organize an International Conference to present the monographic Volume to an academic audience interested in the issues of growth and distribution. Both the monographic Volume and the Proceedings of the International Conference will be proposed for publication to a major international publisher. Among the possible options there are Cambridge University Press, Routledge and Edward Elgar, all publishers with whom the Coordinatore Scientifico has already had fruitful relations in the past. On the basis of the personal experience of the Coordinatore Scientifico, a major publisher usually requires a detailed program of the book proposed for publication and an ample fragment of it to be shown to its referees in order to have their evaluations. For this reason an advanced draft of some essays considered to be representative of the final quality of the volume is needed at the time when the project is proposed to the publisher.
Accordingly, even if the group has already elaborated a detailed working hypothesis about the contents of the volume, a period of at least 4 months is required to define accurately its parts, single chapters and the related problematic areas. This period will constitute Phase 1 of the Research Project in which the group will meet three or four times. Besides, the actual elaboration of some of the chapters of the volume will start in this period.
Granted that the structure of the volume may be somewhat modified during Phase 1, the group has already reached broad agreement on the relevance of some problematic issues. Such agreement has emerged in the course of the discussions which led to the present research project and of the work done by the group COFIN 1999. Accordingly, it may now be asserted that essays on the problematic areas specified in the following list will be elaborated. Moreover it is possible to indicate the Local Unit mostly interested to work on each theme (more details in this regard are provided in Model B of the relevant Local Unit):
A. AGENTSHETEROGENEITY
A1. REPRESENTATIVE AGENT AND SOCIAL CLASSES [PISA and PARTHENOPE (NAPLES) UNITS]
A1.1: analysis of the dynamics leading to the endogenous formation of social classes, each being characterized by different consumption choices in the presence of non- homothetic preferences and different consumption goods, produced by means of different technologies.
A1.2: integration of the model sub A1.1 with EGT and inclusion of the possibility of "habit formation" in consumption choices;
A1.3: elaboration of models featuring endogenous formation of social classes characterized by different investment behaviors;
A1.4 analysis of mechanisms that favor social mobility and endogenous determination of intervention policies (e.g. by voting);
A1.5 formulation of a growth model featuring human capital accumulation, in which a working class, different from the "classical" one, emerges and has contractual power based on the possession of high skill levels not freely available on the market;
A1.6: examination of the consequences of the abandonment of the representative agent assumption, and adoption of the alternative hypothesis of heterogeneous workers having different access to the various sources of human capital, through social interactions that are external to the market;
A1.7: removal of the hypothesis of convexity in human capital production technology, caused by the introduction of threshold effects due to the social interactions sub A1.6;
A1.8: construction of models in which the representative agent planning the production and consumption activities over a multi-period horizon is a representative capitalist who organizes production, also by hiring wage labor; reinterpretation of known linear endogenous growth models and extension to include different forms of control over labor supply among the constraints of the representative capitalist.
A2. INCOME DISTRIBUTION AND SOCIAL CONFLICT [PISA, MILANO-CATTOLICA, PADUA and ANCONA, AND NAPOLI 'PARTHENOPE' UNITS]
A2.1: analysis of the interaction between income distribution and class conflicts emerging during a process of economic growth in the presence of rational agents;
A2.2: systematic exploration of the effects on endogenous growth induced by the interaction between distributive conflict and demographic structures (age structures, fertility heterogeneity, etc.);
A2.3: construction and analysis of demographic-economic models able to combine in a parsimonious manner macroeconomic structures and demographic variables;
A2.4: re-examination of the less recent literature focusing on the social conflict between workers and capitalists, intended as a dynamic game between the two opposing groups having different controls over productive activity and product destination, and comparison between this literature and the more recent studies in the EGT tradition which stress the link between social conflict and growth;
A2.5: critical examination of EGT aimed at verifying whether or not it contains the classical idea according to which, in a capitalist economy, the relations between capital and labor are mostly regulated on a hierarchic basis, whereas those among capitalists are dominated by complete anarchy;
A2.6: Re-examination and rational reconstruction of an early neoclassical literature according to which productiveness determines upper and lower bounds to wages and interest rather than determining their equilibrium values, and according to which productiveness depends on capital accumulation, which in turn is affected by distribution. Such early analyses will be compared with both the Classical view of distribution and growth and with the EGT;
A2.7: examination of the theoretical connection between human capital accumulation, wage differential, new forms of rent and economic growth.
A3. PERSONAL AND FUNCTIONAL INCOME DISTRIBUTION [PISA and ROME UNITS (Point A3 is erroneously referred to as B3 in the Form B of the Rome Unit)]
A3.1: survey of contributions that examine the relation between personal income distribution and economic growth, in order to assess whether at least some of the mentioned works, and eventually which of them, can be interpreted in terms of functional income distribution;
A3.2: an analysis of different intellectual protection systems and of their relation with personal income distribution between the entrepreneur-innovator and the manufacturing workers.
B. EFFECTIVE DEMAND
B1. INTERNAL AND EXTERNAL COMPONENTS OF EFFECTIVE DEMAND [NAPLES FEDERICO II UNIT]
B1.1: comparative analysis of the role played by the demand side in Post-Keynesian and EGT models;
B1.2: comparative analysis of the different ways of modeling the investment function in the Post-Keynesian approaches (Kaleckian, Neo-Ricardian, Neo-Marxian);
B1.3: analysis of generally overlooked aspects in Post-Keynesian models, like the role of expectations and credit rationing;
B1.4: formulation of models where the presence of cumulative processes involves technical progress and product innovation, endogenous modification of the preferences for new products and incentives to innovate following demand increases.
B2. MONEY AND FINANCIAL MARKETS [NAPLES FEDERICO II UNIT]
B2.1: empirical verification of the hypothesis according to which, in the context of EGT, capital accumulation influences distribution by reducing asymmetric information between lenders and borrowers of funds;
B2.2: analysis of the relation between distribution, growth and macroeconomic fluctuations in Keynesian models in the presence of imperfect capital markets;
B2.3: elaboration of a Pasinettian growth model, in which the hypotheses of different saving propensities (according to a distinction in classes) are introduced, as well as elements of imperfection in financial markets (pushing capitalists to borrow directly from workers), a production function which does not respect the Inada conditions and innovation-driven endogenous growth;
B3. GOVERNMENT POLICY [NAPLES FEDERICO II UNIT]
B3.1: systematic re-interpretation of the EGT literature, identification and comparison of the main elements that affect the relationship among the public sector, income distribution and growth;
B3.2: formulation of models in which the focus is on the specific differences between Post-Keynesian growth theories and EGT;
B3.3: formulation of models with heterogeneous agents (capitalists, workers and capitalists-renters or financial capitalists) in which income depends mostly on various types of public debt financing;
C. MARKET STRUCTURES
C1. NON-COMPETITIVE MARKETS [CATANIA and ANCONA UNITS]
C1.1: investigation of the role of competitiveness in the product and in the labour market for the explanation of income distribution, both in modern growth theory and in other growth theories;
C1.2: analysis of the elements of continuity and discontinuity concerning the concept of competition among the theories of growth;
C1.3: formulation of models able to encompass a rigorous theory of non-competitive markets, in the light of recent contributions from EGT, within the Post-Keynesian theory of growth;
C2. TECHNOLOGICAL PROGRESS [CATANIA, SIENA, and ROME UNITS (Point C2 is erroneously referred to as D2 in the Form B of the Rome Unit)]
C2.1: analysis of the elements of continuity between the formalization of the Schumpeterian process of "creative destruction" in EGT and the Marxist view on the development process of capitalist economies;
C2.2: investigation of the role and nature of technical progress and functional income distribution in modern growth theory and classical growth theory;
C2.3: integration of the Schumpeterian view on the innovative entrepreneur in the context of models aiming to explain endogenously the asymmetries in behavior and wealth among agents;
C2.4: connection of EGT with the classical representation of economic growth, according to which technical progress depends on the distributive trade-off and on the conflictual relation among social classes.
C2.5: Analysis of the relation between innovation, competition, variety and productivity, with the aim of integrating the competition between industries and within industries as considered in the neo-Schumpeterian growth literature with the evolutionary and classical notion that competition is destruction of variety (selection) and re-creation of variety (innovation).
C2.6: analysis of the role and the effects of intellectual protection systems and the institutions involved in them on technological progress in the R&D growth-based models.
D. STRUCTURAL CHANGE
D.1. INTRODUCTION OF NEW GOODS AS A SOURCE OF STRUCTURAL CHANGE [PISA and SIENA UNITS]
D.1.1: critical re-consideration of the way in which technological complementarities and knowledge spillovers (i) are dealt with in growth models, (ii) affect the productivity of R&D investment, (iii) are conducive to structural change.
D.1.2: analysis of the effects on consumption, investment and employment arising from (i) the creation of new goods in innovative sectors and (ii) the changes in distribution produced by the emerging and declining skills associated with innovation.
D.2. STRUCTURAL CHANGE AND INCOME DISTRIBUTION [PISA UNIT]
E. CLASSICAL MAGNIFICENT DYNAMICSRisultati parziali attesi:
Testo italiano Alla fine della Fase 1 sarà disponibile una definizione accurata delle parti del volume monografico, dei suoi singoli capitoli e delle relative aree problematiche. Non si esclude la disponibilità anche di una prima versione di qualche capitolo/saggio. In quanto segue si riportano i risultati parziali attesi relativi a tutto il volume monografico, i capitoli che saranno redatti durante fasi successive e anche quei risultati che, seppure collegati con saggi pubblicati come capitoli del volume monografico, saranno invece pubblicati in altra sede.
Per quanto concerne il punto A (Eterogeneità degli agenti) l'obiettivo atteso è la chiarificazione sistematica dei possibili canali attraverso cui l'eterogeneità degli agenti e la presenza di classi sociali (intese in senso classico o meno) influenza il processo di crescita e viceversa. In particolare si prevede di elaborare lavori aventi natura di rassegne critiche e sistematiche che mettono a confronto risultati analitici e approcci metodologici conseguiti dalla letteratura sul tema del conflitto e della crescita e su quella della distribuzione personale e della crescita.
Un punto di partenza per studiare questa relazione è costituito dal modello di Goodwin del 1967 e da quei contributi (van der Ploeg 1983 e 1984) che introducono in modelli à la Goodwin una funzione di progresso tecnico à la Kaldor (1954). Una volta chiarita la relazione fra questa funzione e alcuni modelli di EGT, si potrà stabilire un legame fra modelli à la Goodwin (che incorporano l'interazione fra conflitto di classe, distribuzione del reddito e occupazione) e modelli che endogenizzano la crescita della produttività. In tal modo sarà possibile impostare dei contributi originali in questa direzione.
Inoltre si prevede di elaborare modelli originali in grado di identificare il ruolo del consumo delle classi lavoratrici sul processo di crescita mediante la costruzione di modelli di crescita in cui il paniere dei beni che compongono il salario di sussistenza è composito e varia nel tempo. Si prevede di analizzare in dettaglio la rilevanza delle ipotesi di preferenze non omotetiche, di "habit formation" nelle scelte di consumo, di compresenza di lavoratori eterogenei in termini di acquisizione di capitale umano e di rendimenti crescenti nella tecnologia di produzione del capitale umano.
Inoltre siamo interessati ad analizzare come all'interno dell'approccio Schumpeteriano la compresenza di agenti eterogenei (per quanto riguardo l'accumulazione di capitale umano, ossia agenti dotati e agenti sprovvisti di competenze specifiche) e di sistemi di protezione della proprietà intellettuale possa influenzare la distribuzione personale e funzionale del reddito
Inoltre chiariremo in dettaglio l'interazione fra conflitto distributivo e strutture demografiche.
Infine costruiremo dei modelli la cui struttura semantica consente una reinterpretazione di noti modelli lineari di EGT. Modelli elaborati in tale contesto possono fornire un contesto teorico alternativo, perfino più semplice di quello fornito dalla EGT, in cui analizzare problemi come quelli connessi alla dinamica salariale e al processo di accumulazione da parte dei lavoratori.
Per quanto concerne il punto B (Domanda Effettiva) si prevede di elaborare un quadro teorico sufficientemente definito ed omogeneo entro cui analizzare il ruolo i) della domanda, ii) della funzione dell'investimento e iii) dell'intervento pubblico all'interno dei modelli di crescita, operando nel contempo un confronto fra la tradizione post-keynesiana e la EGT. Si prevede inoltre l'elaborazione di modelli originali in grado di i) sviluppare analiticamente elementi generalmente poco approfonditi nei modelli post-keynesiani, ii) generare processi cumulativi di crescita trainati dalla domanda, iii) mettere in luce l'interazione fra crescita e asimmetrie informative sul mercato del credito e infine iv) trattare il caso di agenti eterogenei il cui reddito percepito dipenda in maniera rilevante dai vari modi di finanziamento del deficit pubblico. Infine verranno indagate le proprietà di un modello in cui le decisioni di risparmio sono basate sulla massimizzazione intertemporale di una funzione di utilità mentre le decisioni di investimento sono trattate in modo conforme alla tradizione keynesiana.
Per quanto concerne il punto C (Strutture di Mercato) si prevede di avere due tipi di lavori, gli uni aventi natura di rassegne critiche e sistematiche della letteratura esistente sulla relazione tra forme di concorrenza (sia inter che intraindustriale), distribuzione del reddito e crescita e gli altri aventi natura modellistica originale. Nei lavori del primo genere si cercherà di individuare sia gli elementi di continuità che quelli di discontinuità fra le varie tradizioni teoriche e di fornire un'analisi formale dei problemi individuati e delle soluzioni proposte. Nei lavori del secondo genere si prevede di costruire un modello in cui la quota dei profitti venga determinata endogenamente sulla base della struttura del mercato (questultima essendo determinata sulla base delle correnti teorie della concorrenza imperfetta) e dei modelli in cui la scelta tra essere lavoratore, imprenditore o imprenditore innovatore è determinata endogenamente. Infine si cercherà di mostrare come i sistemi di protezione della proprietà intellettuale possano influenzare tale scelta e gli effetti delle istituzioni (ad es. diritti di proprietà intellettuale, istituzioni finanziarie, strutture di mercato) sul ritmo del progresso tecnologico
Per quanto concerne il punto D (Cambiamento Strutturale) il risultato generale atteso è la realizzazione di un'analisi della relazione fra crescita, innovazione e distribuzione che risulti coerente con l'evidenza empirica sui cambiamenti nella composizione dell'output e della occupazione suggeriti dalla storia economica. Tale analisi verrà sostanziato sia da modelli formalizzati che da modelli non formalizzati di crescita economica e cambiamento strutturale. Per quanto riguarda i primi, il risultato atteso è la specificazione dei legami formali fra l'innovazione, la domanda e l'occupazione così che i sentieri di crescita con saggi di crescita costanti della produttività non siano sinonimi di sentieri di crescita bilanciata. Per quanto riguarda i secondi, il risultato atteso è la costruzione di un quadro teorico in grado di spiegare la relazione fra creazione di nuovi beni e l'esperienza di crescita economica degli ultimi venti anni negli USA.
Non siamo ancora in grado di formulare ipotesi definite di risultati parziali attesi circa il punto E (La Magnifica Dinamica dei Classici). Tutte le unità sono comunque interessate a svolgere attività di ricerca in questo ambito. Alcuni degli obiettivi menzionati supra (punti A-D) hanno una chiara connessione con il punto E. Nel corso della Fase 1, in seguito allo sviluppo preliminare degli obiettivi di ricerca individuale, verrà specificato in maggior dettaglio il lavoro necessario all'analisi del punto E.Testo inglese At the end of Phase 1 an accurate definition of the parts of the monographic Volume, of its chapters and related problematic areas will be available. Drafts of some chapters may also be available. In the following we insert also the expected interim results relative to the whole monographic Volume, including the chapters that will be drafted during other phases, and those outcomes that, though connected with essays published as chapters of the monographic Volume, will be published elsewhere.
As regards point A (AGENTS HETEROGENEITY) the expected result is a systematic clarification of the possible channels by which agents' heterogeneity and the presence of social classes (whether or not interpreted in the classical sense) affect the growth process and vice versa. In particular, essays are expected to be obtained which have the nature of systematic and critical surveys that compare analytical results as well as methodological approaches, based on the literature on the relation between conflict and growth, and between personal income distribution and growth. A starting point to study these relationships is constituted by the Goodwin (1967) model and those contributions (van der Ploeg, 1983 and 1984) that introduce in Goodwin-type models a technical progress function à la Kaldor (1954). Once the relationship between this function and certain EGT models has been clarified, a link could be established between Goodwin-type models embodying the interactions between class struggle, income distribution and employment and models endogenising productivity growth and original work in this direction could become possible. Moreover, we expect to build original theoretical models able to identify the role of workers' consumption in the explanation of economic growth. This result can be achieved by models in which the bundle of goods that constitute the real subsistence wage is composite and changes in the course of time. A detailed analysis of certain assumptions is also expected. Specifically, we aim to investigate the consequences of: non-homotheticity of preferences, of "habit formation" in consumption choices, and of the joint presence of heterogeneous workers (as to human capital acquisition) and increasing returns in the human capital production technology. Moreover we are interested to analyze how, in a Schumpeterian approach, the presence of both heterogeneous individuals (as to human capital accumulation, hence skilled and unskilled individuals) and intellectual protection systems may affect the functional and personal income distribution. Finally, we will provide a detailed analysis of the interaction between distributive conflict and demographic structures. Moreover, we expect to build models whose semantic structure allows a reinterpretation of known linear endogenous growth models. Models elaborated in this context may provide alternative frameworks, even simpler than those elaborated within EGT, to analyze problems such as those related to wage dynamics and to workers' accumulation behavior.
As regards point B (EFFECTIVE DEMAND), the research group expects to elaborate a sufficiently defined and homogeneous theoretical framework, in which the role of: i) demand, ii) the investment function and, iii) the public sector may be analyzed within the framework of economic growth models. This should allow at the same time a comparison between the Post-Keynesian tradition and EGT. Also, we expect to build original theoretical models that allow us: i) to formalize elements often overlooked in the Keynesian approach; ii) to generate cumulative, demand-driven growth processes, iii) to shed light on the interaction between asymmetries in the credit market and economic growth and, finally, iv) to treat the case of heterogeneous agents whose income depends essentially on the various types of government debt financing. A model will also be investigated where saving decisions are based on intertemporal choices of utility maximization but investments are described according to Keynesian lines.
As for C (MARKET STRUCTURES), we expect to obtain two types of works, the first having the nature of a systematic and critical survey of the existing literature on the relation among the forms of competition (within industries and between industries), income distribution and economic growth, the second being more oriented towards model building. In the essays of the first type, an attempt will be made to identify the elements of both continuity and discontinuity among various lines of thought, and to provide a formal analysis of the identified issues and the proposed solutions. In the essays of the second type, models will be drawn up in which the profit share is endogenously determined on the basis of the market structure (which is itself determined as in the best known theories of imperfect competition). Models featuring an endogenous determination of the choice between being a worker, being an entrepreneur or being an innovating entrepreneur will also be drawn up. Moreover we will be seek to explain how the intellectual protection systems could influence this choice and the effects of the institutions (such as intellectual property rights, financial institutions, and market structure) on the pace of technological progress.
As regards point D (STRUCTURAL CHANGE), a general expected result is an analysis of the relation between growth, innovation and distribution which is consistent with the evidence on the changes in the composition of output and employment suggested by economic history. This analysis will be supported both by formalized and non-formalized models of economic growth and structural change. As far as the former are concerned, an expected result is the specification of formal links between innovation (intensive and extensive), demand and employment such that growth paths with constant growth rates of productivity are not synonymous with balanced-growth paths. As regards non-formalized models, an expected result is a theoretical framework to interpret the relation between the creation of new goods and the U. S. growth experience of the last 20 years.
The research group has not yet elaborated definitive ideas on point E (CLASSICAL MAGNIFICENT DYNAMICS), even if all units involved in the project have shown interest in pursuing research connected to it. Some of the goals mentioned in (A-D) have a bearing on point E. In the course of Phase 1, following the preliminary development of individual research goals, the work necessary for an investigation of Point E will be specified in greater detail.
Unita' di ricerca impegnate:
Unità nº 1 Unità nº 2 Unità nº 3 Unità nº 4 Unità nº 5 Unità nº 6 Unità nº 7 Unità nº 8 Unità nº 9
Fase 2
Durata: 12 mesi Costo previsto: 120.000 Euro
Descrizione:Testo italiano La Fase 2 sarà dedicata a
a) l'elaborazione dei vari capitoli del Volume monografico menzionato nella Fase 1 e a
b) l'organizzazione del Convegno Internazionale nel corso del quale il Volume sarà presentato.
Per quanto concerne il punto sub a), i singoli capitoli in corso di elaborazione verranno esaminati criticamente nel corso di mini-convegni (della durata di un paio di giorni) organizzati dal gruppo con cadenza trimestrale. Detti convegni saranno aperti al pubblico (studiosi esterni al gruppo e interessati ai temi trattati). In tal modo i membri del gruppo avranno a disposizione sia un momento di confronto più ampio con la professione che le scadenze necessarie per una produzione continuativa.
Per quanto concerne il punto sub b), l'organizzazione di un Convegno internazionale richiede un lungo periodo di preparazione, anche se nella prima fase di preparazione non è necessario un uso intensivo delle risorse umane del gruppo. Tra i vari adempimenti preliminari occorrerà
i) istituire un Comitato Scientifico cui saranno invitati a partecipare prestigiosi studiosi internazionali di riconosciuta competenza sui temi della crescita e della distribuzione. Sarà quindi un comitato indipendente dal gruppo, anche se ne farà parte il Coordinatore Scientifico del Programma di Ricerca e/o altri membri del gruppo. Il compito principale del Comitato Scientifico sarà la valutazione dei saggi sottomessi per le sessioni parallele previste nel convegno,
ii) elaborare un Call for Papers,
iii) definire l'elenco delle tavole rotonde e delle invited lectures,
iv) prendere contatto con le strutture che dovranno ospitare il Convegno e i suoi partecipanti e
v) decidere le forme di pubblicità del Convegno.Testo inglese Phase 2 will be devoted to
a) elaboration of the various chapters of the monographic volume indicated in Phase 1 and
b) organization of the International Conference where the volume will be presented.
As far as point a) is concerned, drafts of the single chapters will be critically examined during two-day workshops organized quarterly by the group. These meetings will be open to external audience (academics outside the group and interested in the themes under discussion). Thus the group members will enjoy the possibility of having a forum of discussion with the wider public of economists and work to deadlines which ensure constant intellectual production.
As far as point b) is concerned, the organization of an International Conference requires a time-consuming stage of preparation, although in the beginning intensive use of the human resources of the group is not strictly necessary. Some preliminary commitments to fulfill include:
i) establishing a Scientific Committee. Distinguished international scholars of established competence on the themes of income distribution and growth will be invited to join the Scientific Committee: the latter will be totally independent of the group even if it includes the Coordinatore Scientifico and/or other group members. The main duty of the Scientific Committee is the evaluation of the papers submitted to the parallel sessions to be held at the Conference.
ii) drawing up the Call for Papers,
iii) defining the list of the parallel sessions and of the "invited lectures",
iv) negotiating with the structures in charge of hosting the Conference and its participants,
v) choosing how to publicize the Conference.Risultati parziali attesi:
Testo italiano Per quel che riguarda l'elaborazione dei capitoli del Volume monografico, si vedano i risultati parziali attesi della Fase 1.
Per quel che riguarda l'organizzazione del Convegno internazionale si pensa che alla fine della Fase 2 i seguenti impegni siano stati mantenuti
(i) l'istituzione del Comitato Scientifico,
(ii) formulazione e diffusione del Call for Papers,
(iii) definizione della lista delle invited lectures, delle tvole rotonde e degli studiosi invitati a partecipare (alcuni facenti parti del gruppo ed altri esterni al gruppo, inclusi i componenti del Comitato Scientifico).Testo inglese As far as the elaboration of the chapters of the monographic volume is concerned, see the expected interim results of Phase 1.
As regards the arrangements for organizing the International Conference, at the end of Phase 2 the following commitments are supposed to be accomplished:
(i) establishment of the Scientific Committee,
(ii) the drawing-up and dissemination of the Call for Papers,
(iii) ) the choice of the "invited lectures", the subjects of the panel sessions and of the scholars invited to participate (some internal to the group and some external to it, including the components of the Scientific Committee).
Unita' di ricerca impegnate:
Unità nº 1 Unità nº 2 Unità nº 3 Unità nº 4 Unità nº 5 Unità nº 6 Unità nº 7 Unità nº 8 Unità nº 9
Fase 3
Durata: 3 mesi Costo previsto: 86.800 Euro
Descrizione:Testo italiano Le attività di preparazione del Convegno, avviate nella Fase 2, saranno completate nella Fase 3 alla fine della quale il Convegno sarà di fatto svolto. Parallelamente l'elaborazione dei singoli capitoli del Volume monografico giunge alla fase conclusiva. Molti di questi capitoli saranno già stati presentati nei mini-convegni previsti nella Fase 2: ciò consentirà anche di operare una prima selezione dei saggi del gruppo da presentare al Convegno, fermo restando che la scelta definitiva sarà effettuata in modo indipendente dal Comitato Scientifico internazionale. Nella Fase 3 inizierà anche la trattativa con una rilevante casa editrice di livello internazionale per la pubblicazione sia del Volume monografico che degli Atti del Convegno.
Testo inglese The activities related to the organization of the Conference, started in Phase 2, are completed in Phase 3 at the end of which the Conference will actually take place. In the same Phase the elaboration of the single chapters of the monographic volume is finally accomplished. Many of these chapters have already been presented in the workshops planned in Phase 2: this also allows us to make an initial selection of the essays of the group to deliver at the Conference, granted that the final choice will fall exclusively on the international Scientific Committee. In Phase 3 negotiations will start with an international publisher both for the publication of the monographic volume and the Proceedings of the Conference.
Risultati parziali attesi:
Testo italiano Per quel che riguarda l'elaborazione dei capitoli del volume monografico, si vedano i risultati parziali attesi della Fase 1. Per quel che riguarda il Convegno internazionale il risultato atteso più importante sarà, ovviamente, il felice svolgimento del medesimo.
Testo inglese As regards the drafting of the chapters of the monographic volume, see the partial expected results of Phase 1. In terms of the organization of the International Conference, the main expected result is, obviously, its fruitful accomplishment.
Unita' di ricerca impegnate:
Unità nº 1 Unità nº 2 Unità nº 3 Unità nº 4 Unità nº 5 Unità nº 6 Unità nº 7 Unità nº 8 Unità nº 9
Fase 4
Durata: 5 mesi Costo previsto: 18.300 Euro
Descrizione:Testo italiano Questa Fase è dedicata alla preparazione degli Atti del Convegno, ormai conclusosi, al completamento dei saggi che andranno a costituire il Volume monografico ed al lavoro di editing per renderlo omogeneo. Si avrà massima cura di ridurre al minimo le sovrapposizioni fra i due volumi. Se ancora in corso, si concluderà l'iter delle trattative con la casa editrice prescelta e si firmerà il relativo contratto. Riunioni del gruppo in questo periodo non sono previste; ma, comunque, non sono escluse a priori.
Testo inglese Phase 4 is devoted to drafting the Proceedings of the Conference, the final drafting of the essays to be included in the monographic volume and to the necessary editing to make it homogeneous. Overlaps between the two books will be painstakingly minimized. If still in progress, the negotiations with the chosen publisher will be concluded and the contract signed. The possibility (though not the necessity) of some group meetings is contemplated.
Risultati parziali attesi:
Testo italiano Sia il Volume monografico che gli Atti del Convegno sono pronti per essere mandati alla casa editrice di livello internazionale con cui si è firmato un contratto.
Testo inglese Both the monographic volume and the Conference Proceedings are ready to be sent to the international publisher with whom the contract has been signed.
Unita' di ricerca impegnate:
Unità nº 1 Unità nº 2 Unità nº 3 Unità nº 4 Unità nº 5 Unità nº 6 Unità nº 7 Unità nº 8 Unità nº 9
Testo italiano
Ci saranno frequenti incontri scientifici sotto la forma di workshop aperti a un pubblico di studiosi interessati. Di tutti questi incontri si terrà un succinto verbale, così come si verbalizzeranno tutte le riunioni organizzative. Detti verbali saranno un elemento utile di valutazione. Si pensa inoltre di aprire un sito web del gruppo presso l'Università di Pisa in cui inserire tutta l'attività del gruppo. Ovviamente si inseriranno anche i saggi (in formato pdf) che verranno preparati, sia quelli destinati al volume monografico, sia quelli (da considerarsi come materiali preparatori) che, pur prodotti nell'ambito e sui temi del presente gruppo non potranno entrare nel volume in quanto sfuggono alla struttura monografica del volume e che saranno pubblicati su riviste italiane e straniere ed in volumi collettanei. Il fine perseguito è quello di consentire agli studiosi interessati a detti saggi di leggerli ben prima della loro pubblicazione (ovviamente saranno tolti dal sito non appena saranno pubblicati, nel rispetto delle leggi sul copyright). Numerosità e qualità dei lavori prodotti saranno ovviamente un importante elemento di valutazione. L'organizzazione e la riuscita del Convegno Internazionale previsto nella fase 3 (ma organizzato sin dalla fase 2) sarà un altro elemento importante di valutazione sia del progetto nel suo complesso che delle due fasi menzionate. La definizione accurata delle parti del volume monografico, dei singoli capitoli e delle relative aree problematiche sarà un elemento importante di valutazione della prima fase. L'organizzazione e la riuscita dei mini-convegni previsti nella fase 2 saranno anche elementi di valutazione per questa fase, oltre che per l'intero progetto. La firma di un contratto con una casa editrice internazionale per la pubblicazione sia del volume monografico che degli atti del Convegno Internazionale sarà un elemento importante di valutazione sia del programma nel suo complesso che della fase 3, mentre il manoscritto pronto per la stampa lo sarà della fase 4, oltre che del programma nel suo complesso.
Testo inglese
There will be frequent scientific meetings in the form of Workshops open to an audience of interested scholars. Concise minutes of these meetings and of all organizational meetings will be taken. These minutes will be a useful element for evaluation. The group intends to open a web site of the research at Pisa University, in which to insert all the activities of the group. Obviously as all the essays are completed, they will be inserted in the web site in pdf format (both those prepared for the monographic volume, and those - to be considered as preliminary drafts - which, though produced in the context and on the themes of the present group, will not be included in the volume since they do not fit the monographic structure of the volume itself but will be published in Italian and foreign journals and in collective volumes). The aim is to allow all academics interested in such essays to read them well before their publication (obviously they will be withdrawn from the site as soon as they are published to comply with copyright laws). The number and quality of the papers produced will obviously be an important element in evaluation. The organization and successful outcome of the International Conference of phase 3 (but organized in phase 2) will be another important element of evaluation both of the entire project and of the two phases mentioned. Accurate definition of the various parts of the monographic volume, of the single chapters and related problematic issues will be an important element of evaluation of phase 1. The organization and outcome of the workshops planned in phase 2 will also be used to measure the success of this phase and the entire project. Signing a contract with an international publisher both for the monographic volume and for the Proceedings of the International Conference will be an important element to evaluate both the entire research and phase 3. Likewise, phase 4 and the entire project will be partly evaluated by fully drafted manuscripts.
Parte: III
3.1 Spese delle Unita di Ricerca
Unità di ricerca | Voce di spesa, Euro | Totale | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Materiale inventariabile | Grandi Attrezzature | Materiale di consumo e funzionamento | Spese per calcolo ed elaborazione dati | Personale a contratto | Servizi esterni | Missioni | Pubblicazioni | Partecipazione / Organizzazione convegni | Altro | ||
Unità nº 1 |
10.000 |
|
3.000 |
5.000 |
|
|
17.000 |
4.000 |
4.000 |
|
43.000 |
Unità nº 2 |
3.000 |
|
|
|
8.000 |
|
6.000 |
|
3.000 |
|
20.000 |
Unità nº 3 |
12.000 |
|
1.000 |
|
|
2.000 |
6.000 |
1.000 |
8.000 |
|
30.000 |
Unità nº 4 |
1.400 |
|
400 |
|
|
1.000 |
2.800 |
|
1.000 |
|
6.600 |
Unità nº 5 |
4.000 |
|
2.000 |
|
|
3.000 |
6.000 |
1.000 |
7.000 |
|
23.000 |
Unità nº 6 |
6.000 |
|
2.000 |
|
|
1.500 |
5.000 |
500 |
1.500 |
|
16.500 |
Unità nº 7 |
|
|
2.000 |
1.000 |
|
|
4.000 |
|
3.000 |
|
10.000 |
Unità nº 8 |
6.600 |
|
2.000 |
1.500 |
|
1.500 |
15.000 |
|
6.000 |
|
32.600 |
Unità nº 9 |
13.000 |
|
3.000 |
3.000 |
17.000 |
7.000 |
22.000 |
2.000 |
28.000 |
|
95.000 |
TOTALE |
56.000 |
|
15.400 |
10.500 |
25.000 |
16.000 |
83.800 |
8.500 |
61.500 |
|
276.700 |
Il coordinatore certifica che il progetto ha carattere di
originalità e non e' finanziato o cofinanziato
da altre amministrazioni pubbliche o private (art. 4 bando 2002)
SI
Unità di ricerca | Voce di spesa, Euro | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
RD | RA | RD+RA | Cofinanziamento di altre amministrazioni pubbliche o private | Cofinanziamento richiesto al MIUR | Costo totale del programma | Costo minimo | |
Unità nº 1 |
7.000 |
6.000 |
13.000 |
|
30.000 |
43.000 |
26.000 |
Unità nº 2 |
2.000 |
4.000 |
6.000 |
|
14.000 |
20.000 |
19.000 |
Unità nº 3 |
|
9.000 |
9.000 |
|
21.000 |
30.000 |
24.000 |
Unità nº 4 |
2.000 |
|
2.000 |
|
4.600 |
6.600 |
5.000 |
Unità nº 5 |
|
7.300 |
7.300 |
|
15.700 |
23.000 |
13.000 |
Unità nº 6 |
|
5.000 |
5.000 |
|
11.500 |
16.500 |
15.000 |
Unità nº 7 |
1.500 |
1.500 |
3.000 |
|
7.000 |
10.000 |
8.000 |
Unità nº 8 |
9.800 |
|
9.800 |
|
22.800 |
32.600 |
20.000 |
Unità nº 9 |
28.500 |
|
28.500 |
|
66.500 |
95.000 |
52.000 |
TOTALE |
50.800 |
32.800 |
83.600 |
|
193.100 |
276.700 |
182.000 |
Euro | |
---|---|
Costo complessivo del Programma dell'Unità di Ricerca | 276.700 |
Fondi disponibili (RD) | 50.800 |
Fondi acquisibili (RA) | 32.800 |
Cofinanziamento di
altre amministrazioni pubbliche o private (art. 4 bando 2002) |
0 |
Cofinanziamento richiesto al MIUR | 193.100 |
182.000 Euro (dal sistema, quale somma delle indicazioni dei Modelli B) 182.000 Euro (dal Coordinatore del Programma)
(per la copia da depositare presso l'Ateneo e per l'assenso
alla diffusione via Internet delle informazioni riguardanti i
programmi finanziati; legge del 31.12.96 n° 675 sulla "Tutela
dei dati personali")
Firma ____________________________________________ |
29/04/2002 08:56:09 |
---|